di Redazione - Salgono da 5mila a 15mila euro le soglie per la cessione del quinto di stipendi e pensioni. E a causa della modifica delle classi d'importo, l'Inps recede dalle convenzioni stipulate con gli istituti di credito. Lo comunica lo stesso ente previdenziale, con il messaggio n. 1446/2017 di ieri (qui sotto allegato), a seguito della emanazione del decreto DT24126 emanato dal Mef il 27 marzo scorso.
La novità del decreto, spiega l'Inps, è la pubblicazione dei nuovi tassi effettivi globali medi ai fini della legge sull'usura e dei conseguenti tassi soglia vigenti a far data da oggi, 1 aprile 2017. Vengono quindi modificate le "classi di importo rilevanti ai fini delle operazioni di cessione del quinto dello stipendio e della pensione, tenuto conto che fino ad oggi dette classi di importo sono state così suddivise: < 5.000 euro e > 5.000 euro e che le future classi di importo dei prestiti sono rimodulate secondo i seguenti valori: < 15.000 euro e > 15.000 euro".
Ciò premesso, posto che lo schema attuale della convenzione siglata dall'ente, fa specifico riferimento ai parametri sinora vigenti, sulla base dell'art. 16 della stessa ("Buona fede nell'esecuzione, recesso e risoluzione della convenzione") che prevede il recesso unilaterale per intervenute modifiche normative che ne rendono impossibile la prosecuzione, l'ente ha deciso di avvalersi della "facoltà di recesso unilaterale dalle convenzioni finora stipulate con efficacia a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto richiamato, essendo impossibilitato nell'immediatezza agli adeguamenti tecnici e contrattuali".
In ogni caso, seguiranno apposite comunicazioni formali a ciascuna delle società interessate. E le stesse, assicura l'Inps, potranno stipulare "i nuovi contratti di finanziamento a far data dal 1 aprile 2017 in regime di accreditamento", mentre sarà possibile operare "in regime di convenzionamento a seguito dell'approvazione di un nuovo schema convenzionale" da parte dell'istituto.
Inps, messaggio n. 1446/2017
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