di Redazione - Italia fanalino di coda in Europa quanto a durata delle cause e al contempo patria di troppi avvocati e troppo pochi giudici. Questo il quadro della giustizia italiana secondo il rapporto pubblicato oggi dalla Commissione Europea.
Ecco i dati:
Troppi avvocati
In Italia molti avvocati, troppi, e pochi magistrati. Sul primo fronte, infatti, il Paese raggiunge il podio con 391 avvocati ogni 100mila abitanti (peraltro aumentati rispetto al 2010 quando erano 350), contro i 93 della Francia e i 200 della Germania. A sorpassarci solo il Lussemburgo con 413 legali ogni 100mila abitanti.
In compenso, il numero esiguo dei giudici (11 ogni 100mila abitanti) valgono al Paese il quintultimo posto in classifica.
Giustizia lumaca
Stando ai dati del rapporto, l'Italia è quarta in Europa, per durata dei procedimenti civili con 393 giorni necessari in media nel 2015 (contro i 395 registrati nel 2010). Peggio di noi solo Cipro, Portogallo e Malta. Il podio è conquistato invece dal Lussemburgo con soli 86 giorni per pervenire ad una sentenza di primo grado. In Germania bastano invece 190 giorni e in Francia 346.
Maglia nera per i TAR
La situazione peggiora per le cause amministrative, dove il tempo necessario per definire un ricorso sale a 1.008 giorni (ossia quasi tre anni) trascinando il Belpaese al penultimo posto della classifica europea, davanti solo a Cipro. Negli altri paesi (tra cui Svezia, ma anche Ungheria, Estonia e Polonia) bastano circa 100 giorni per risolvere un procedimento amministrativo in primo grado.
Fiducia dei cittadini ai minimi
Di conseguenza, la fiducia dei cittadini nella giustizia si attesta su una percentuale piuttosto bassa: stando al rapporto il 19% degli italiani ritiene che il sistema, in termini di indipendenza funzioni "molto male"; il 38% "abbastanza male"; il 30% "abbastanza bene" e solo il 2% "molto bene". A denotare maggiore soddisfazione nella classifica europea è la Danimarca con l'86% dei cittadini che apprezza il sistema giustizia.
Qualche progresso… e costi nella media
A contenere i dati tutt'altro che gratificanti della classica europea sono i "progressi" evidenziati dal "forte calo del 30% nel numero delle cause pendenti rispetto al 2010". A ciò si aggiunge che i costi della giustizia italiana sono nella media rispetto al resto d'Europa, posizionandoci a metà classifica con 94 euro pro-capite. Peggio di noi, tra gli altri, la Germania con 150 euro pro-capite e il Lussemburgo con 187 euro pro-capite.
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