di Gabriella Lax - Dovrà risarcire oltre 23mila euro di danni alla moglie per i lavori domestici da lei svolti mentre lui stava con le mani in mano. La vicenda, come riporta Il Messaggero, è avvenuta in Spagna, dove la Corte provinciale di Cantabria ha riconosciuto ad una donna il diritto al risarcimento per i lavori domestici cui si è dedicata, mentre l'ex marito non alzava un dito. Per la corte spagnola, il risarcimento rappresenta una sorta di rimborso spese (morali e materiali) per punire il marito affetto da pigrizia cronica. La Corte d'appello ha confermato la sentenza di primo grado pronunciata dal tribunale lo scorso anno. Il ricorso non è servito all'uomo che ha provato fino all'ultimo ad evitare la "condanna". L'ex coppia risultava separata sin dal 2007, ma aveva divorziato solo nel 2013 e in quest'arco di tempo i due avevano continuano a convivere nella stessa casa. Così, dopo il divorzio la donna, che aveva rinunciato al proprio lavoro per dedicarsi alla casa, aveva trascinato in giudizio l'ex marito per ottenere il risarcimento di 6 anni di lavori domestici.
Per i giudici, la donna ha ragione. L'uomo, infatti, in tutto quel periodo, avrebbe risparmiato le spese per «il servizio domestico retribuito cui ha dovuto poi ricorrere» in seguito. Dunque, «il lavoro per la casa - sottolinea la corte - è una forma di contributo alle spese familiari» e costituisce «un titolo per ottenere una compensazione» al momento della separazione. Quanto alla misura del risarcimento, i giudici spagnoli hanno preso in considerazione il salario minimo ridotto, tuttavia, del 50% considerato che del lavoro domestico beneficiava anche l'ex moglie.
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