di Marina Crisafi - Stangata in arrivo per chi usa il telefonino alla guida. Chi verrà beccato infatti con una mano sul volante e l'altra sullo smartphone, vedrà la sospensione della patente da uno a tre mesi, sin dalla prima violazione. Ad annunciarlo è il viceministro dei trasporti Riccardo Nencini, nel corso dell'incontro di venerdì scorso al Salone della Giustizia, confermando che entro il mese prossimo l'esecutivo ha intenzione di emanare un decreto legge ad hoc per affrontare l'emergenza.
L'inasprimento delle sanzioni, si ricorda, è già previsto dal disegno di legge di riforma del codice della strada, che, come affermato dallo stesso Nencini, ha ripreso il proprio cammino al Senato, dov'era rimasto fermo dopo l'approvazione della Camera per oltre due anni. Ma nell'attesa che l'iter parlamentare venga completato, spiega il viceministro, "potremmo intervenire con un decreto già a maggio" per affrontare le emergenze il più rapidamente possibile.
E quella del cellulare alla guida è una delle prime urgenze su cui intervenire, considerato che stando ai dati, circa il 75% delle persone alla guida usa impropriamente l'apparecchio per inviare e ricevere sms, chattare su Whatsapp, navigare su internet e persino scattare selfie da inviare agli amici (leggi: "In arrivo l'addio alla patente per chi è beccato col cellulare").
Cosa prevede il codice della strada
L'uso del cellulare alla guida è un comportamento vietato ai sensi dell'art. 173, secondo comma, del Codice della Strada, il quale dispone che "è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all'articolo 138, comma 11, e di polizia".
Viene consentito, precisa la norma, l'utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani).
La violazione è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 160 a euro 646 (112 se si paga entro 5 giorni) oltre a decurtazione di 5 punti dalla patente. La sospensione della patente, da uno a tre mesi, è prevista invece come sanzione amministrativa accessoria, laddove il soggetto compia una ulteriore violazione nel corso di un biennio.
Il decreto legge
L'accordo tra Trasporti e Interno cui seguirà il decreto annunciato mira ad un ulteriore inasprimento delle sanzioni. In primis, la sospensione del documento di guida che scatterà sin dalla prima violazione e non come sanzione accessoria nel caso di recidiva.
Allo studio dell'esecutivo, inoltre, c'è, come riporta Adnkronos, la modifica delle norme sulla circolazione dei veicoli stranieri, con la previsione di targhe e immatricolazione leggibili, interdizione all'accesso sul territorio nazionale in caso di violazione delle disposizioni delle convenzioni internazionali cui ha aderito il nostro Paese, nonché aumento delle sanzioni amministrative.
Previsto, altresì, un intervento sul fronte assicurativo con misure sulla rilevazione a distanza (tutor, autovelox, ecc.) e una semplificazione della notifica dei verbali di contestazione, nonché il sequestro del veicolo per chi non paga il pedaggio e la revisione delle norme sui trasporti eccezionali.
Il ddl di riforma del Codice della strada
Il decreto annunciato si muove, in ogni caso, nella stessa direzione del disegno di legge di riforma del codice della strada. Tra le novità previste nello stesso, infatti, sul fronte telefonino è contemplato il ritiro immediato della patente per chi è beccato in flagranza, oltre al sequestro dell'apparecchio in caso di incidente, per verificare se la causa sia stata l'utilizzo improprio dello stesso. Nel ddl di riforma ci sono anche una serie di disposizioni che mirano ad incrementare l'uso della tecnologia sulle auto, a garanzia di una maggiore sicurezza a bordo (ad es. obbligo della scatola nera a bordo dei veicoli, dispositivi di assistenza alla guida, sistemi anti-sonno, ecc.) e obblighi anche per i ciclisti (come quelle di tenere accese le luci di sera, di avere dispositivi catadiottrici funzionanti, ecc.).
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