Il testo all'esame del Senato potrebbe essere sottoposto a fiducia nella versione attuale

di Valeria Zeppilli - Dopo un lungo periodo di stop, il ddl concorrenza è giunto all'esame dell'aula del Senato e l'intenzione, secondo i rumors, è quella di chiedere la fiducia sul testo proposto dalla X commissione (qui sotto allegato). 

Ciò vuol dire che tutte le novità di rilievo, comprese quelle per la professione forense potrebbero essere approvate così come sono, nonostante le proteste che le hanno travolte su più fronti. 


Il danno non patrimoniale

In particolare, fonte di non poca preoccupazione sono le disposizioni che propongono la modifica del codice delle assicurazioni, toccando anche i criteri di determinazione del danno non patrimoniale.

Se il testo dovesse passare così com'è, infatti, tale voce di danno non sarebbe calcolata sempre in maniera univoca e indiscriminata, ma sarebbe influenzata in concreto dalle circostanze dalle quali è derivata, in ragione delle quali il ddl prevede diversi criteri di determinazione. 

Dopo averli enunciati dettagliatamente, il testo prevede che se la menomazione incide su specifici aspetti dinamico-relazionali personali o ha causato una sofferenza psico-fisica di particolare intensità, l'ammontare del risarcimento può essere aumentato sino a massimo il 20% e diviene, così, comunque esaustivo del risarcimento del danno non patrimoniale conseguente a lesioni fisiche. 


Addio ai testimoni non identificati sul luogo del sinistro

Le novità di interesse e di preoccupazione per i legali, come accennato, sono anche altre e in particolare hanno ad oggetto l'introduzione della necessaria identificazione dei testimoni dei sinistri stradali sul luogo in cui gli stessi si sono verificati all'atto della richiesta di risarcimento e la previsione di alcune disposizioni riservate ai sinistri con soli danni a cose.


DDL concorrenza
Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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