di Valeria Zeppilli - L'utilizzo scorretto dei social network, con il moltiplicarsi degli iscritti, è un fenomeno che desta un allarme crescente, che si estende ben oltre le questioni relative alla vita privata degli utenti e coinvolge, in certi casi, anche la loro vita professionale.
Facebook e i medici: lo stop del Ministero
In particolare, tale affermazione è vera con riguardo a certe professioni, come quella sanitaria. Tanto che addirittura il Ministero della salute ha deciso di intervenire in argomento (con la nota del 27 marzo 2017 qui sotto allegata) per arginare i rischi che derivano dall'utilizzo incontrollato dei social.
L'intervento è stato sollecitato dalle sempre più frequenti notizie di stampa che raccontano di scatti fotografici eseguiti dai professionisti sanitari negli ospedali e nelle sale operatorie e pubblicati sui social network, in alcuni casi con evidente violazione della privacy dei pazienti.
È questa una prassi che, infatti, compromette "l'immagine degli stessi sanitari oltreché il rapporto di fiducia tra paziente e il sistema sanitario nel suo complesso".
Monito a tutti i medici
Così il Ministero, nella consapevolezza di quanto sia importante contrastare tali comportamenti e arginare la svalutazione del professionista sanitario, ha invitato la Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri, la Federazione nazionale collegi IPASVI, la Federazione nazionale collegi ostetriche e la Federazione nazionale collegi TSRM a farsi parte attiva per contrastare il fenomeno inviando raccomandazioni specifiche ai vari ordini e collegi nelle quali evidenziare la problematica e invitare al rispetto dell'etica professionale.
Il richiamo dell'Ordine di Milano
Subito è arrivato quindi il richiamo ufficiale dell'Ordine dei medici di Milano che ha invitato tutti gli scritti ad arginare l'utilizzo di Facebook e Instagram, o meglio ad evitare un loro utilizzo spensierato, ricordando che tali social network non sono spazi privati ma pubblici che pongono a disposizione di tutti ciò che il medico pubblica.
Già prima del monito del Ministero della salute, peraltro, l'Ordine lombardo aveva inaugurato un'apposita scuola di comunicazione per istruire i medici non solo su come dialogare con i pazienti ma anche su come utilizzare i social nel rispetto dei principi di etica e deontologia che devono ispirare l'esercizio della professione sanitaria.
Ministero della salute nota del 27 marzo 2017• Foto: 123rf.com