di Valeria Zeppilli - L'omicidio di identità potrebbe diventare presto un'autonoma fattispecie di reato, grazie a un Ddl presentato a marzo scorso, assegnato alla commissione giustizia il 19 aprile 2017 e che sta proseguendo rapidamente il suo cammino (in allegato il testo).
Sanzioni specifiche per chi sfregia una donna
Si tratta, in sostanza, della fattispecie di rilevanza penale integrata da chiunque cagiona danni parziali o totali al volto altrui, tali da modificarne le caratteristiche.
L'introduzione di una tale norma è stata suggerita da tristi e recenti fatti di cronaca, ma sta creando i soliti contrasti che vedono contrapposti coloro che individuano in essa un valido deterrente e coloro che la ritengono un inutile appesantimento normativo stante la previsione di aggravanti applicabili al già presente reato di lesioni.
Sanzioni
Le sanzioni previste per l'omicidio d'identità sono innanzitutto quella della reclusione non inferiore a dodici anni, aumentabili da un terzo alla metà se i fatti sono commessi dall'ascendente o dal discendente, dal coniuge, anche legalmente separato, dalla parte dell'unione civile, dal convivente stabile o da persona legata alla persona offesa da relazione affettiva.
Sono previste, poi, le pene accessorie dell'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all'amministrazione di sostegno, della perdita del diritto agli alimenti e dell'esclusione dalla successione della persona offesa e della sospensione dall'esercizio di una professione o di un'arte.
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