La Corte di Cassazione concede un'arma' di difesa ai condomini esasperati dai vicini rumorosi. Nella 'guerra' tra condomini è lecito rivolgersi al vicino, dicendogli 'ti sistemo io'. L'espressione, dice la Suprema Corte, non rappresenta, infatti, una "minaccia reale" ma una dimostrazione che la lite si risolverà "per via giudiziale". Per effetto di questa decisione, Vilma M., una signora fiorentina si è vista assolvere dall'accusa di minaccia per essersi rivolta, dopo l'ennesima lite, all'inquilino che arrecava disturbo con lo schiamazzo dei suoi cani, dicendogli 'li sistemo io quelli lì alla prima occasione'. Denunciata per il reato di minaccia, la signora Vilma era stata assolta dal Giudice di pace di Firenze nel gennaio 2004. Contro l'assoluzione della condomina ha presentato ricorso in Cassazione il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, facendo notare che l'espressione conteneva una "minaccia" nemmeno troppo velata al condomino. La Quinta sezione penale (sentenza 26079/05) ha dichiarato "inammissibile" il ricorso del pm, concedendo così un'arma di sfogo in più ai condomini esasperati dai vicini rumorosi. Scrive piazza Cavour che "le parole - li sistemo io- posseggono un certo tasso di ambiguità" e considerate "nel contesto delle continue liti condominali" dimostrano che la lite avrà uno "sbocco giudiziale".Via libera, dunque, a questa espressione che non ha "portata minacciosa".
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