di Marina Crisafi - Il Pat come volano per una giustizia più veloce, efficiente e a costo zero. È questo il messaggio emerso dal convegno "Il processo amministrativo telematico. Magistratura Amministrativa e Avvocatura per l'efficienza del Sistema Giustizia", organizzato da Unaep (Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici), in collaborazione con il Segretariato Generale della giustizia amministrativa, oggi in corso a Roma a Palazzo Spada, presso la sede del Consiglio di Stato.
Il Processo Amministrativo telematico a 5 mesi dalla sua introduzione
L'incontro di oggi, promosso dagli avvocati degli enti pubblici, ha l'obiettivo di fare una sorta di "tagliando" al processo amministrativo telematico a 5 mesi dalla sua introduzione. Un bilancio, necessario, alla luce dei recenti dati della V edizione del Justice Scoreboard 2017 della Commissione Europea che mostrano un quadro sconfortante sulla giustizia italiana.
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Da qui, la necessità di mostrare come invece grazie al processo di rinnovamento e digitalizzazione del sistema giudiziario introdotto con il Pat, sul fronte della giustizia amministrativa, l'Italia si pone "all'avanguardia rispetto ad altri ordinamenti giuridici". Ne è convinto il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, si legge nella nota stampa Unaep, per il quale il processo amministrativo telematico rappresenta una vera e propria "sfida" con "incognite e difficoltà" per "costruire una cultura e un modo nuovo di essere": "una nuova cultura della Pubblica Amministrazione".
Pat: un primo bilancio
A fornire alcuni dati, parziali, sul Pat è l'avvocato generale dello Stato, Massimo Massella Ducci Teri che esprime un giudizio positivo sui primi mesi dalla sua introduzione. "Sono stati depositati 12mila atti con un tasso di errore del 3% e questo significa che tutti abbiamo saputo interpretare in positivo i nodi della riforma, nonostante all'inizio ci sia stato un forte formalismo che ha creato problemi nel sistema" ha aggiunto infatti.
In sostanza, il Pat si può definire come una "rivoluzione a costo zero", sostiene Antonella Trentini, Avvocato del Comune di Bologna e Presidente Unaep, che "contribuisce - inoltre - a liberare risorse per un più efficiente impiego del personale amministrativo e un miglioramento della qualità del lavoro di magistrati e avvocati".
I processi di gestione cartacea - fa eco il segretario generale della giustizia amministrativa, Mario Luigi Torsello - "sono costosi e poco trasparenti. La gestione digitale permette di lavorare più velocemente aumentando la produttività complessiva di tutto il sistema".