di Valeria Zeppilli - I voucher, recentemente aboliti dal Governo, potrebbero presto rientrare nel nostro ordinamento già con la manovrina. A prevederlo è un emendamento del Governo che ha rischiato di spaccare la maggioranza e sul quale si sono alternate smentite e conferme. La bozza che sta circolando nelle ultime ore, come anticipa l'Ansa, riformula le proposte presentate in commissione bilancio alla Camera. Intanto, i sindacati sono sul piede di guerra e annunciano la riproposizione del referendum che, si ricorda, era stato "accantonato" a seguito dell'addio alla normativa sui voucher dei mesi scorsi.
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Voucher: emendamento a doppio tetto
L'emendamento circolato sino a poche ore fa, ripristina il lavoro occasionale sia per le famiglie che per le piccole imprese che impiegano sino a 5 dipendenti. Viene disegnato in pratica un nuovo voucher di minimo 4 ore di lavoro, ognuna retribuita con 12,50 euro lordi, con un doppio tetto massimo: uno per i datori di lavoro e l'altro per i lavoratori.
I primi potranno ricorrere al nuovo voucher sino a massimo 5mila euro annui, eccezionalmente elevabili a 7.500 euro in caso di "assunzione" di lavoratori di disoccupati, studenti o pensionati.
I lavoratori, invece, potranno guadagnare con tale forma di impiego sino a massimo 2.500 euro annui.
In ogni caso non sarà possibile utilizzare il nuovo lavoro occasionale in edilizia e nelle attività pericolose, come scavi-estrazioni e miniere.
Dovranno poi essere preventivamente indicati tutti gli estremi idonei a identificare l'azienda, l'utilizzatore e il tempo e il luogo di svolgimento della prestazione lavorativa.
Contributi
Venendo ai contributi previdenziali, essi ammonteranno al 32%, al pari di un contratto di collaborazione. Eliminati anche i premi Inail, il netto che dovrebbe restare al lavoratore è di circa 9 euro.
La nuova bozza: libretto di famiglia e contratto occasionale
Secondo la bozza circolata nelle ultime ore, la nuova proposta per sostituire i voucher viaggia su un binario doppio: da un lato, il libretto di famiglia, già annunciato nei giorni scorsi, dall'altro il contratto occasionale per le imprese sotto i 5 lavoratori, di cui alla prima stesura dell'emendamento soprariportata.
In tale ultimo caso, viene confermato il tetto di 5mila euro per le prestazioni per ogni lavoratore (e per ogni datore di lavoro) con l'elevazione di 2.500 euro annui per le prestazione rese ad un datore singolo. In ogni caso, il montante massimo delle ore lavorate in un anno non potrà essere superiore alle 280 ore; in caso contrario, il lavoratore dovrà essere assunto a tempo indeterminato. Vengono fissati invece limiti diversi per l'agricoltura.
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