di Gabriella Lax - Lotta alla zanzara tigre. Sono sempre di più i comuni d'Italia che prevedono multe severe per chi non adotta le misure necessarie. La diffusione dell'insetto non riguarda solo parchi e altre zone verdi, perché per permettergli di proliferare, basta acqua stagnante in minima quantità.
Zanzara tigre, la prevenzione e le sanzioni
Lo sanno bene gli abitanti di Maia Alta di Merano: un'ordinanza del sindaco chiede di mettere in atto le diverse misure per impedire di regalare terreno fertile per le larve, accorgimenti che vanno dall'evitare l'abbandono di contenitori che possano riempirsi di acqua piovana, pulizia dei giardini, negli orti chiusura con coperchi di eventuali serbatoi d'acqua. Provvedimenti da adottare vengono poi dedicati a responsabili di cantieri e di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, a chi ha in gestione copertoni, ai vivaisti e ai proprietari di serre. Mentre per i cimiteri, l'acqua dei vasi per i fiori va trattata con larvicidi. In questi casi da notare che la lotta è fatta alle larve, con prodotti a base di Bacillus thuringiensis israelensis, ma sono vietati i trattamenti contro gli insetti adulti "perché fortemente impattanti per la salute e l'ambiente". Gli inadempienti saranno prima ammoniti e poi multati con una sanzione che oscilla da 100 a 1.000 euro. A Sala Baganza, in provincia di Parma, saranno comminate multe salate a chi non adotta le misure necessarie per combattere il flagello della zanzara tigre: si rischiano ammende fino a 500 euro.
A Palo del Colle, in provincia di Bari, il sindaco Anna Zaccheo ha emanato un'ordinanza, in vigore dal 30 maggio e fino al 31 ottobre, per imporre una serie di provvedimenti volti a prevenire il proliferarsi del tanto "irritante" insetto. Le indicazioni sono rivolte a diverse categorie di cittadini e imprenditori, al fine di replicare i risultati convincenti delle stesse nelle stagioni precedenti. Le multe per i trasgressori vanno da 25 a 500 euro.
Per prevenire e controllare malattie infettive trasmissibili all'uomo attraverso la puntura di zanzare con ordinanza n.52 del 27 marzo 2017, il sindaco di Bastia Umbra (Perugia) ha disposto misure di prevenzione contro le zanzare, e in particolare contro quella tigre. L'intervento principale per la prevenzione di queste malattie è la massima riduzione possibile della popolazione delle zanzare e, pertanto, è necessario agire principalmente attraverso la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti larvicidi.
In questo caso, le misure vengono disposte a carico di amministratori di condomini, di gestori di depositi di pneumatici, oltre che dei responsabili di allevamenti equini e avicoli. I trasgressori potranno essere puniti con una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. L'attività di vigilanza e controllo sull'esecuzione dell'ordinanza è demandata, tra gli altri, alla polizia locale.
La più particolareggiata è quella del comune di Rimini che prevede per i trasgressori multe fino a 600 euro. L'ordinanza chiede a tutti i cittadini (e ai soggetti gestori) di non abbandonare negli spazi aperti pubblici e privati, compresi i terrazzi, balconi e lastrici solari, contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d'acqua stagnante anche temporanea; di garantire, negli immobili coperti a terrazza, il perfetto scolo delle acque meteoriche senza ristagno di acqua; di procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l'uso effettivo, allo svuotamento dell'eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da impedire accumuli idrici a seguito di pioggia; diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto di immissione dell'acqua nei tombini; tali prescrizioni non si applicano alle ovitrappole inserite nel sistema regionale di monitoraggio dell'infestazioni. Inoltre, si prevede di trattare l'acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida e ancora di riempire i vasi portafiori dei cimiteri con sabbia umida qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi. Anche tutti i contenitori utilizzati saltuariamente (es. piccoli innaffiatoi o simili) dovranno essere sistemati in modo da evitare la formazione di raccolte d'acqua in caso di pioggia; di svuotare le fontane, i laghetti ornamentali e le piscine non in esercizio o eseguire adeguati trattamenti larvicidi; di tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, ed eventualmente recintarli in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti, provvedendo al regolare sfalcio dell'erba e sistemandoli inoltre in modo da impedire il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza. Allo stesso scopo, l'ordinanza impone inoltre di assicurare lo stato di efficienza degli impianti idrici dei fabbricati, dei locali annessi e degli spazi di pertinenza.
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