di Valeria Zeppilli - Nella Gazzetta Ufficiale del 5 giugno 2017 è stato pubblicato l'accordo del 4 maggio 2017 stipulato tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali e concernente l'adozione di moduli unificati e standardizzati per la presentazione delle segnalazioni, comunicazioni e istanze. Ora, quindi, i modelli standard per la Scia validi in tutta Italia sono ufficialmente in vigore.
Attività commerciali e assimilate
L'accordo porta con sé due allegati, dai quali è possibile reperire la nuova modulistica.
In particolare, l'allegato 1 (scaricabile qui sotto) riporta la modulistica utile per le attività commerciali e quelle ad esse assimilate.
I documenti sono 14 e riguardano la scheda anagrafica; l'esercizio di vicinato; la media e grande struttura di vendita; la vendita in spacci interni; la vendita mediante apparecchi automatici in altri esercizi già abilitati e/o su aree pubbliche; la vendita per corrispondenza, tv ed e-commerce; la vendita presso il domicilio dei consumatori; i bar, i ristoranti e gli altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle zone tutelate; i bar, i ristoranti e gli altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle non zone tutelate; le attività di acconciatore e/o di estetista; il subingresso in attività; la cessazione o la sospensione temporanea di attività e, infine, la notifica sanitaria ai fini della registrazione.
Attività edilizia
Della Scia si occupa, invece, l'allegato 2, dedicato all'attività edilizia.
In esso, infatti, è contenuta sia la modulistica della Scia e della Scia alternativa al permesso di costruire, eventualmente unificabile laddove siano disciplinati entrambi i titoli abilitativi, che quella della Cila, della Cil per opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e della Scia per l'agibilità.
Altri moduli predisposti riguardano i soggetti coinvolti e la comunicazione di fine lavori.
Adeguamento
Le Regioni e gli Enti locali sono ora chiamati ad adeguare la modulistica, secondo tempistiche differenti ma comunque stringenti.
In particolare, l'adeguamento da parte delle Regioni dovrà avvenire entro il 20 giugno 2017, mentre quello da parte dei Comuni entro il 30 giugno 2017.
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Allegato 2