di Marina Crisafi - Giovani e sindacati in piazza per dire no ai nuovi voucher approvati nei giorni scorsi dal Senato che ha dato il sì definitivo alla c.d. manovrina.
"Il Governo ha preso in giro i cittadini. La fiducia sulla manovrina che reintroduce i voucher è passata al Senato giovedì, confermando che la loro abolizione è servita solamente ad evitare i referendum inizialmente fissati per il 28 maggio - afferma il fronte dei protestanti per i quali - cambia il nome, PrestO, ma la sostanza è la stessa". Per questo motivo oggi studenti e Cgil sono in piazza per denunciare - affermano Unione degli Universitari (Udu) e Rete degli Studenti Medi - questo schiaffo alla democrazia e ribadire il nostro no ad un destino di precarietà".
Basta con il lavoro "povero e privo di tutele"
"Con soli 144 voti a favore il Senato ha reintrodotto con voto di fiducia i voucher cambiandone il nome. Non possiamo accettarlo soprattutto perché siamo noi giovani ad essere condannati a una vita di lavoro povero e privo di tutele, ormai sostitutivo delle forme di introduzione al mondo del lavoro, così come del lavoro stabile" afferma il coordinatore della Rete degli studenti medi ad Adnkronos, Giammarco Manfreda. Si è trattato "di uno schiaffo alla democrazia - rincara la coordinatrice nazionale dell'Udu, Elisa Marchetti confermando il sostegno all'appello promosso dalla Cgil per chiedere l'intervento del presidente della Repubblica.
"Oggi siamo in piazza con la Cgil - concludono Marchetti e Manfreda - perché non ce ne vogliamo andare da questo Paese, vogliamo che il governo si occupi di darci delle prospettive concrete. Ma non saremo soggetti passivi, difenderemo la democrazia e con essa la possibilità di affermare il lavoro dignitoso come priorità da cui ripartire".
In cosa consistono i nuovi voucher
I nuovi voucher per il lavoro occasionale introdotti dalla manovrina, dopo l'abrogazione dei vecchi strumenti, si ricorda, riguardano sia le famiglie che le imprese.
Per le prime arriva il "libretto famiglia" acquistabile in via telematica presso l'Inps per pagare (a 10 euro l'ora oltre contributi) le prestazioni occasionali di colf, badanti ma anche insegnanti che danno ripetizioni ai figli a scuola. Per le seconde, arriva "PrestO" il contratto attraverso il quale pagare i lavoratori occasionali entro un tetto di 5mila euro annui (e non più di 2mila per il singolo lavoratore), con gli ulteriori limiti della paga oraria minima di 9 euro e di non oltre 400 giorni di lavoro in tre anni.
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