di Marina Crisafi - "Non ci sono evidenze scientifiche che la sola obbligatorietà aiuti a aumentare la copertura vaccinale - anzi c'è - il timore che la grande confusione che il decreto che impone l'obbligo vaccinale sta scatenando e un approccio drastico possano radicalizzare i dubbiosi e i dissidenti". Ad affermarlo è la senatrice di Articolo 1 Movimento Democratico e progressista, Nerina Dirindin, prima firmataria di un disegno di legge "alternativo" a quello che introduce l'obbligo delle vaccinazioni per i minori prevedendo sanzioni pesanti per i genitori che non ottemperano.
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"Noi non siamo contro i vaccini, né vogliamo rischiare di essere confusi con coloro che sono contro le vaccinazioni - afferma ancora la Dirindin sottolineando come le vaccinazioni - siano uno degli interventi più efficaci e sicuri a disposizione della sanità pubblica per la prevenzione delle malattie infettive". Proprio per questo motivo, non devono "diventare strumento per una battaglia ideologica basata su facili slogan - e il dibattito sulle vaccinazioni - va ricondotto nell'ambito di una discussione seria e serena entro i confini delle migliori evidenze scientifiche e del buon funzionamento della sanità pubblica".
La proposta alternativa al dl vaccini
Il disegno di legge recante "Disposizioni in materia di malattie infettive prevenibili con vaccinazioni" (sotto allegato) va proprio in questa direzione "puntando su una strategia all'insegna della prevenzione e dell'informazione, considerando la vaccinazione l'ultimo step di un percorso complesso e articolato e intervenendo con obblighi solo se effettivamente necessari, con strumenti proporzionati e utili rispetto agli obiettivi di prevenzione delle malattie infettive che tutti condividiamo".
La disinformazione, la scarsa fruibilità delle informazioni a disposizione dei genitori e "la paura di eventuali effetti collaterali sono tutti fattori che dovrebbero essere aggrediti da chi ha la responsabilità della tutela della salute pubblica - ha concluso quindi la senatrice, sostenendo che di fronte alle "esitazioni" nei confronti delle vaccinazioni - è necessario lavorare per recuperare la fiducia dei cittadini nelle indicazioni provenienti dalle istituzioni sanitarie e nel rapporto con pediatri e medici di base, con l'obiettivo di promuovere un'adesione consapevole e responsabile al programma vaccinale, evitando per quanto possibile un approccio prescrittivo e sanzionatorio'.
Il ddl Dirindin sui vaccini: niente obbligo ma prevenzione
Il disegno di legge che, in questi giorni, è stato assegnato all'esame della commissione igiene e sanita del Senato prevede un "Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) che definisce, sulla base di evidenze scientifiche indipendenti da interessi commerciali, un unico calendario vaccinale su tutto il territorio, previa valutazione degli organi tecnico-scientifici del Servizio sanitario nazionale
". Prevista inoltre la destinazione dei fondi stanziati con l'ultima legge di bilancio per la "realizzazione di tutte le attività di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e dei programmi vaccinali". La proposta propone anche "il rafforzamento dei servizi vaccinali delle Regioni al fine di assicurare la pianificazione e la realizzazione delle azioni necessarie, compresa la responsabilizzazione dei professionisti del Ssn per il perseguimento degli obiettivi".Ancora, viene prevista la gratuità dei vaccini necessari per il raggiungimento degli scopi del piano e programmi di informazione per promuovere un'adesione "volontaria e consapevole". Da completare, altresì, l'informatizzazione delle anagrafi vaccinali e da prevedere interventi di urgenza solo in presenza di "specifiche condizioni di rischio o di insufficienti coperture vaccinali" e la nomina di un commissario ad acta da parte del Consiglio dei ministri.
Ddl vaccini
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