di Marina Crisafi - Coppie omosessuali e figli, oltre le sentenze, quale legislazione? È questo il tema della due giorni organizzata dagli avvocati di famiglia e i minori (Aiaf) il 30 giugno a Trieste e il 4 luglio a Roma.
Il convegno sulle coppie omosex e i figli
Il fine è "guardare oltre le sentenze che in Italia stanno di fatto sancendo diritti - per le coppie di genitori omosessuali e per i/le loro figli/e - che la legge ancora non riconosce" scrive l'Aiaf in una nota.
Le due conferenze, dal titolo "Legami antichi e diritti di "nuovo mondo". Famiglie, persone e minori. Legislazione italiana e argentina a confronto" - saranno aperte, rispettivamente, dalla presidente della regione Friuli, Debora Serracchiani, e dalla sottosegretaria alla presidenza del consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi.
Ad organizzare la kermesse, comunica l'Aiaf, "l'avvocata che in Italia ha vinto la prima causa di adozione (2014) di una donna verso il figlio biologico della sua compagna: Maria Antonia Pili, presidente per il Friuli Venezia Giulia di AIAF Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia che raggruppa oltre due mila professionisti specializzati in materia". Insieme agli avvocati di famiglia, al convegno ci sarà anche la sezione italiana dell'Associazione europea G.E.M.Me, Groupement Européen des Magistrats pour la Médiation, composta da magistrati, avvocati e mediatori con lo scopo di diffondere la cultura della mediazione e del superamento delle discriminazioni.
La lezione dell'Argentina
A prendere il microfono a Trieste, ci saranno anche personaggi che hanno giocato un ruolo importante in Italia e in Argentina sui temi trattati: da Maria Josè Lubertino, docente di diritti umani e diritto costituzionale all'università di Buenos Aires, alla presidente emerita del tribunale per i minorenni di Roma, Melita Cavallo e tanti altri.
"Abbiamo scelto come termine di paragone la legislazione Argentina - spiega Maria Antonia Pili - in considerazione del suo avanzato livello su questi temi, nonché della recentissima entrata in vigore del nuovo Codice Civile che nel Libro Secondo raggruppa i diritti delle famiglie, delle persone e dei minori". Il legislatore italiano invece "è ancora ben lungi da formulare un unico corpus per tali diritti, tanto è vero che la recente legge che disciplina le Unioni Civili, pur riconoscendo ai partner omosessuali diritti grossomodo coincidenti con quelli dei coniugi, ha evitato espressamente di estendere agli omosessuali l'istituto matrimoniale, e il riconoscimento dei legami tra i genitori e i figli nati da tali unioni - prosegue Pili - con conseguente necessità di intervento da parte delle Corti di merito e della Suprema Corte di Cassazione, investite di domande provenienti da persone che vogliono vedere riconosciuto per legge il legame genitoriale di fatto - costituitosi all'estero - tra il genitore sociale e il minore, figlio biologico o genetico dell'altro partner".
In allegato il programma del convegno Aiaf
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