di Lucia Izzo - La disciplina dei nuovi voucher è ai blocchi di partenza in attesa del 10 luglio, data a partire dalla quale sarà online la piattaforma telematica INPS per gestire i nuovi adempimenti sul lavoro occasione, evitando abusi e irregolarità.
Lo ha comunicato il Governo con una nota del suo ufficio stampa che si è espressa sull'attuazione delle disposizioni previste dalla legge di conversione del decreto 50/2017, la c.d. "manovrina", entrata in vigore ufficialmente lo scorso 24 giugno. Mandati in pensione i vecchi voucher, la nuova disciplina è intervenuta introducendo nuove misure quali il libretto famiglia e il contratto di prestazione occasionale (PrestO).
Per poter accedere alle nuove prestazioni sul lavoro occasionale è necessario che il lavoratore non riceva più di 5.000 euro annui dal complesso dei committenti, e non oltre 2.500 euro annui dallo stesso committente. Inoltre, il committente non dovrà erogare più di 5.000 euro annui al complesso dei prestatori.
Libretto famiglia e contratto PrestO
Del "Libretto Famiglia" potranno avvalersene le persone fisiche per remunerare i piccoli lavori domestici, compresi lavori di giardinaggio, pulizia o manutenzione, assistenza domiciliare a bambini e persone anziane, ammalate o con disabilità e insegnamento privato supplementare.
Il libretto sarà acquistabile online tramite la piattaforma informatica INPS e conterrà titoli di pagamento equivalenti a un'ora di lavoro di valore nominale pari a 10 euro netti a cui aggiungere altri 2 euro di contributi previdenziali e assicurazione (1,65 euro alla gestione separata INPS e 0,25 euro all'INAIL).
Il "contratto di prestazione occasionale" (PrestO), sarà invece destinato alle imprese e ai professionisti ad eccezione di coloro che hanno alle proprio dipendenze più di cinque lavoratori subordinati a tempo indeterminato, delle imprese del settore agricolo, salvo eccezioni, e delle imprese di edilizia e settori affini, nonché per appalti.
Regole peculiari sono disposte per i lavoratori agricoli poichè in questo settore il lavoro occasionale è aperto solo a pensionati di vecchiaia o invalidità, giovani con meno di 25 anni regolarmente iscritti a un ciclo di studi scolastico o universitario, oppure percettori di prestazioni integrative del reddito da lavoro, REI (Reddito di Inclusione), o altre prestazioni di sostegno del reddito. Inoltre, il lavoratore non dovrà essere stato iscritto nell'elenco anagrafico degli agricoli l'anno precedente.
Per attivare il contratto di prestazione occasionale sarà necessario fare ricorso alla procedura informatica INPS. La misura minima oraria del compenso è maggiore rispetto ai vecchi voucher: 9 euro netti l'ora a cui aggiungere il premio assicurativo contro gli infortuni e la quota contributiva a carico del datore di lavoro.
La piattaforma INPS
Come previsto dalla legge, l'INPS attiverà l'apposita piattaforma che assume un ruolo indispensabile al fine di garantire il corretto svolgimento delle procedure e ad evitare abusi nell'uso dei voucher che ha rappresentato il maggior problema della previgente disciplina. In questo modo infatti, tutti i dati relativi a prestazioni e pagamenti saranno tracciabili.
Attraverso la piattaforma informatica INPS, l'utilizzatore dovrà comunicare una serie di dati ad esempio quelli identificativi del prestatore, il compenso pattuito, il luogo di svolgimento e la durata della prestazione, nonché ogni altra informazione necessaria ai fini della gestione del rapporto. Il prestatore riceve contestuale notifica via SMS o posta elettronica e dopo aver svolto la prestazione potrà accedere alla piattaforma per confermare di aver svolto l'attività.
Sarà poi l'istituto ad occuparsi dell'erogazione dei compensi direttamente al prestatore con accredito su conto corrente o bonifico, nonché a versare i contributi previdenziali e assicurativi. Laddove la prestazione lavorativa non abbia luogo, sempre attraverso la piattaforma dovrà essere comunicata la revoca della dichiarazione, altrimenti l'INPS provvederà comunque al pagamento.
Le sanzioni per l'uso improprio dei voucher
Anche le sanzioni sono state irrigidite al fine di garantire il rispetto delle disposizioni di legge ed evitare l'uso improprio del meccanismo dei voucher.
Laddove l'utilizzatore superi la durata della prestazione (280 ore in un anno) oppure il limite di importo annuo di 2.500 euro nei confronti del prestatore, il rapporto occasionale si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
Anche in caso di violazione degli obblighi di comunicazione scatta una sanzione amministrativa al pagamento di una somma da 500 a 2.500 euro per ogni prestazione.
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