Dimentico' di allacciare le cinture di sicurezza alla figlia che in seguito ad un incidente stradale perse la vita. Per non 'avere protetto' la bambina 'assicurandola con le apposite cinture', A.Q., un padre emiliano, e' stato ritenuto dalla Corte di Cassazione responsabile della morte della piccola. Dall'epoca dell'incidente sono passati oltre dieci anni, dunque il reato di omicidio colposo che era costato una condanna a cinque mesi di reclusione al padre e' caduto in prescrizione 'anche per l'inerzia della pubblica accusa', ma la Suprema Corte, ai fini civili, ha confermato 'i profili di responsabilita' accertati' nei confronti di quel padre, reo di non avere messo la cintura di sicurezza alla 'piccola e ignara vittima'. L'incidente che costo' la vita alla piccola T.Q. avvenne nel luglio del '93. In particolare, il padre della bambina alla guida di un'auto 'tamponava violentemente una autovettura che lo precedeva in corsia di sorpasso e rimaneva a sua volta tamponato dalla autovettura' guidata da P.B. 'che non riusciva ad arrestare in tempo la corsa'. Nello scontro, la bambina, che 'viaggiava tra i sedili anteriori dell'utilitaria guidata dal padre, fra lui e la madre, e priva di cintura di sicurezza, veniva violentemente sbalzata dalla propria posizione, riportando traumi che ne provocavano la morte'.
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