di Gabriella Lax - Niente Ape sociale a chi ha dimenticato di chiedere la Naspi. Non potrà accedere all'anticipo pensionistico, dunque, chi non ha fruito dell'indennità di disoccupazione per carenza dei requisiti ovvero perché non ha fatto domanda nei termini previsti (68 giorni). A chiarirlo è l'Inps nel messaggio 2884 recante "Precisazioni in merito al beneficio della riduzione del requisito contributivo di accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori precoci e all'indennità di Ape sociale. Articolo 1, commi da 199 a 205 e commi da 179 a 186 della legge n 232 del 2016".
Disoccupazione e perdita dell'Ape sociale
I lavoratori che, pur avendone diritto, non percepiscono il sussidio di disoccupazione per mancanza dei requisiti o per non averlo richiesto nei termini previsti, perdono anche il diritto all'Ape sociale. E' uno dei chiarimenti forniti dall'Inps sotto il profilo della disoccupazione, tra i più controversi nell'ambito delle varie casistiche relative all'anticipo pensionistico. E' necessario, dunque, conferma l'istituto, che il richiedente abbia fruito di un ammortizzatore sociale (la Naspi o anche l'indennità di mobilità ordinaria, ecc.). Laddove, invece, tale ammortizzatore non sia stato conseguito, l'Ape sociale non potrà essere concessa.
La procedura per l'Ape social
L'Ape social spetta inoltre solo conseguentemente a licenziamento o dimissioni per giusta causa, mentre non può essere concessa nel caso di scadenza naturale del contratto a termine (ciò non esclude che il lavoratore a termine, nel caso in cui stato licenziato prima della scadenza naturale del contratto
, in presenza dei requisiti previsti, possa accedervi). L'Inps afferma infine che l'ammortizzatore sociale va fruito per intero e che devono trascorrere ulteriori 3 mesi senza occupazione: un'eventuale rioccupazione, infatti, in quest'arco di tempo farebbe venir meno il diritto all'Ape. Al momento di presentazione della domanda, chiarisce altresì l'istituto, il lavoratore deve già essere disoccupato, ma può non aver ancora terminato il sussidio. Dovrà aver invece maturato il requisito pieno, comprensivo dei tre mesi di inoccupazione successivi alla fine del sussidio, nel momento in cui inizierà a prendere l'indennità previdenziale. La procedura prevede due passaggi: una domanda di richiesta dei requisiti (da presentare entro oggi) e una di accesso alla prestazione una volta ricevuta la risposta dall'istituto di previdenza. In ogni caso si fa ricorso alla procedura telematica, al termine della quale viene rilasciata all'utente una ricevuta di presentazione della domanda col numero di protocollo, la data e l'orario esatto di ricevimento. L'Inps chiarisce che è «possibile, anche dopo aver presentato domanda, integrarla con nuova documentazione, senza modificare numero di protocollo e date di ricevimento». • Foto: 123rf.com