di Gabriella Lax - Torna d'attualità il tema della flat tax, cioè del sistema fiscale basato su una aliquota nominale "piatta" applicabile a tutti i contribuenti. Sarebbe una riforma strutturale dell'ordinamento tributario, in particolare, della tassazione delle persone fisiche.
Come funziona la flat tax
Essendo una tassazione proporzionale, con la flat tax si tassa la base imponibile con la stessa percentuale piuttosto che con un'aliquota marginale crescente all'aumentare del reddito. Il primo a pensare alla flat tax è stato il leader della Lega Matteo Salvini, ma alla proposta strizza l'occhio anche Forza Italia.
In poche parole, con la flat tax alla base imponibile di ciascun contribuente sarebbe applicata un'aliquota fissa. Basterebbe allora compilare un modello unico dal quale emerge quanto il contribuente è chiamato a versare, senza la necessità di dettagliare le spese deducibili e detraibili. Da qui lo snellimento degli oneri per operatori del settore fiscale ed Amministrazione Finanziaria che sarebbero sollevati dall'obbligo di verificare la correttezza di quanto dichiarato dal contribuente in termini di richieste di deduzioni e detrazioni. Il beneficio principale della flat tax è la semplicità ossia ciascun contribuente di calcolare la propria imposta in maniera semplice ed immediata, senza dover tenere conto di complesse deduzioni o detrazioni. La proposta dell'Istituto Bruno Leoni per il nostro Paese è la flat tax unica al 25%. L'obiettivo sarebbe una riduzione delle tasse per tutti per "salvare l'Italia" dal fardello del fisco.
Flat tax, questioni di legittimità e sostenibilità
Tuttavia l'introduzione del nuovo sistema fiscale pone seri dubbi di legittimità da una lato e di sostenibilità dall'altro. Intanto la flat tax cozzerebbe con alcune norme costituzionali, ponendo una questione di legittimità. Primo fra tutti l'articolo art. 53 della Costituzione
che stabilisce "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività". La soluzione potrebbe consistere nel pensare ad una progressività basata su una flat tax unita a un bilanciato sistema di deduzioni e detrazioni progressive quindi non fisse né solo proporzionali.In sintesi, come vantaggi la flat tax porterebbe ad una semplificazione del sistema fiscale. Tuttavia richiederebbe la necessaria introduzione di tagli di spesa per controbilanciare la diminuzione delle entrate fiscali, tagli difficili attualmente da immaginare per un sistema che debba trovare un punto di equilibrio tra welfare e prelievo fiscale.
Una proposta quindi troppo poco articolata perché possa essere considerata veritiera e realizzabile. Ma che costituisce lo spunto per un serio dibattito sull'urgenza di riformare il fisco.
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