di Lucia Izzo - Per contrastare una situazione pericolosa quale quella della dimenticanza dei bambini in auto, il "seggiolino anti-abbandono" potrebbe presto diventare realtà.
Insieme all'inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso a utilizzare smartphone e tablet (per approfondimenti: Cellulare alla guida: via la patente da subito e multe fino a 2.500 euro. Le novità in arrivo), si tratta di una delle maggiori novità predisposte dal capogruppo PD in Commissione Michele Meta nel testo di modifica al Codice della Strada che la Commissione Trasporti alla Camera presto invierà all'esame dell'Aula.
La proposta di modifica al Codice della Strada
I casi di cronaca hanno spesso riportato situazioni in cui la dimenticanza del bambino in auto da parte dei genitori o di chi è predisposto alla loro tutela ha provocato conseguenze tragiche. Pertanto, si è pensato che sarebbe utile introdurre un dispositivo, attualmente non presente in mercato, le cui caratteristiche tecniche-costruttive dovrebbero essere stabilite da un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
Meta ha dichiarato che "L'obiettivo è quello di salvare vite umane e investire in sicurezza. In dieci anni il numero di morti è stato dimezzato passando da seimila a tremila. Numeri drammatici, tragici di fronte ai quali bisogna porsi l'obiettivo di ridurre ancora questo trend con controlli e sicurezza".
La proposta prevede di inserire, al termine del primo comma dell'art. 172 del Codice della Strada, dedicato all'uso delle cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta, l'obbligo per il conducente del veicolo, "qualora abbia tra i passeggeri un bambino di statura inferiore a 1,5 metri" di dotarsi e utilizzare dispositivi anti-abbandono.
Il seggiolino anti-abbandono
Il dispositivo, che funzionerebbe in modo tale da ricordare ai genitori la presenza del bambino nella vettura, rappresenta una novità fortemente voluta da anni, ad esempio dal Codacons e da diverse Associazioni, spesso oggetto di proposte rimaste inattuate volte a combattere quelle morti "evitabili" di bambini, provocate dalla c.d. amnesia dissociativa o "Sindrome del Bambino Dimenticato".
Come evidenziano gli esperti, si tratta non di una vera e propria patologia, bensì di uno stato provocato dai ritmi frenetici a cui si è sottoposti nel quotidiano e, pertanto, l'ausilio della tecnologia potrebbe essere indispensabile per alleviarne gli effetti che spesso si traducono in conseguenze fatali.
Se l'emendamento sarà approvato potrebbe venire in rilievo un brevetto italiano, premiato dal CNR, messo a punto da un gruppo di studenti di un istituto tecnico di Bibbiena. Il dispositivo pensato dagli allievi dell'istituto, va a segnalare la presenza del bambino nel seggiolino posto nell'abitacolo quando il motore si spegne e si chiude la portiera.
Alcuni esponenti della Commissione spingono affinché venga installato su tutti i veicoli e prescritto anche per i proprietari di animali, troppo spesso dimenticati all'interno delle vetture.