di Marina Crisafi - In arrivo sanzioni per i professionisti, i commercianti e gli artigiani che rifiuteranno di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito. Questa la normativa allo studio annunciata dal viceministro dell'economia Luigi Casero, in un'intervista a Repubblica, che ha l'obiettivo di ridurre l'evasione e allineare l'Italia agli altri paesi europei.
Bancomat: chi rifiuta il pagamento paga 30 euro per ogni violazione
"Entro settembre prevediamo di firmare il decreto che introduce le prime sanzioni per chi rifiuta un pagamento elettronico" ha fatto sapere il viceministro.
Dal 2016, con la legge di stabilità, infatti, esercenti e professionisti, dovevano dotarsi di Pos per la lettura delle carte elettroniche accettando pagamenti già a partire dai 5 euro. Ma la norma era rimasta senza sanzione.
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La bozza del decreto attuativo del Mise ora dovrebbe dare "sostanza" all'obbligo. Anche perché, in base ai dati europei raccolti dalla Bce, il nostro paese è indietro rispetto agli altri sia per il numero di operazioni effettuate con carte elettroniche che per le somme pagate con le stesse.
Sgravi fiscali per chi userà pagamenti elettronici
Allo studio del governo, ci sono anche sgravi fiscali per chi pagherà con bancomat e carte tassisti, idraulici o medici, prevedendo un meccanismo premiante, per chi usa i metodi elettronici di pagamento, che hanno anche appunto una funzione "anti-evasione".
Pos: possibili esenzioni per avvocati
Potrebbero essere esentati dall'obbligo di dotarsi del Pos, alcuni professionisti che pur avendo partita Iva non sono a diretto contatto col pubblico: come ad esempio gli avvocati degli studi legali associati.
"Abbiamo aperto un tavolo con le categorie di professionisti - spiega infatti Casero - e parleremo anche con le banche per ridurre i costi dei Pos".
Bancomat: Boccaduri, sanzioni leva necessaria
La notizia lanciata da Casero ha scatenato le reazioni di consumatori ed esercenti. I primi, tramite le associazioni, premono per l'approvazione della norma di fatto ad oggi rimasta inattuata, i secondi, lamentano costi e commissioni troppo alte e non concordano con il meccanismo sanzionatorio.
Sul punto, si è registrato l'intervento del deputato Pd, Sergio Boccadutri, autore della norma sui pagamenti elettronici inserita nella legge di bilancio
2016. Per Boccadutri, "i costi dei pos sono una leggenda. Secondo dati ufficiali del governo siamo anche al di sotto di altri paesi, lo dimostrano anche i fatti con la diffusione pos la più alta in Europa: superiamo Francia e Germania". I commercianti, inoltre, ha proseguito il deputato, "dal 2016 beneficiano di un regolamento europeo che mette un tetto alle commissioni interbancarie, senza ribaltare il beneficio sui consumatori, inoltre sempre grazie allo stesso regolamento possono rifiutare le carte per loro più care, ovvero decidere di accettarle come servizio al cliente".La sanzione diventa quindi, sottolinea Boccadutri, "una leva necessaria in mano al consumatore che oggi di fronte al rifiuto o a chi fa melina non può che pagare in contanti. Si sanziona la mancata accettazione di strumenti di pagamento elettronico esattamente come già avviene nell'ordinamento per chi rifiuta il contante, una soluzione che ho suggerito qualche tempo fa al governo, 30 euro riducibili a 10, per ogni rifiuto". Non si sanziona, conclude, "l'assenza del pos, per cui la preoccupazione per i pagamenti tra professionisti è un falso problema: si tratta di rapporti regolati da contratti coi quali le parti decidono il mezzo di pagamento delle prestazioni, solitamente il bonifico".
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