di Redazione - E' stato firmato ieri dal ministro dell'istruzione, Valeria Fedeli, il decreto che fissa le nuove regole (e i relativi costi) sui crediti che gli aspiranti prof dovranno procurarsi per accedere al concorso docenti previsto per il 2018.
Docenti: 24 crediti e 500 euro per aggiornare la propria laurea
Ad essere interessati dal provvedimento (sotto allegato) migliaia di aspiranti docenti, laureandi e laureati, che, se non desiderano perdere il treno del prossimo concorsone, dovranno integrare la formazione di base, non orientata all'insegnamento.
Secondo le nuove regole, sulla base della riforma della Buona Scuola, i crediti necessari, che i candidati dovranno aver acquisito per partecipare alla selezione che sarà bandita nel 2018, sono 24. Si tratta, nello specifico di crediti formativi universitari o accademici nelle materie antropo-psico-pedagogiche e in quelle didattiche.
Nel provvedimento firmato dalla titolare del Miur ci sono gli elementi utili per verificare dove e come integrare tali crediti, nonché i "paletti" per i costi da affrontare.
Costi che grazie al decreto, si legge in una nota del ministero, sono "fortemente calmierati" e dovranno essere sostenuti soltanto dai già laureati, non potendo superare i 500 euro, comunque ridotti in proporzione al reddito e al numero dei crediti da ottenere. Per i laureandi, invece, il conseguimento dei crediti necessari sarà gratuito.
Quanto alla modalità, i crediti potranno essere acquisiti presso enti interni al sistema universitario o Afam, spiega il ministero, o in modalità telematica. Saranno riconosciuti anche quelli conseguiti con master, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione.
In questa fase transitoria, il requisito del possesso dei 24 Cfu/Cfa, non è previsto per i docenti già abilitati e per quelli che, pur non essendo ancora abilitato, hanno maturato almeno tre anni di servizio come supplenti.
Decreto Miur crediti formativi
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