di Gabriella Lax - Dal prossimo autunno anche l'Italia apre al condhotel ossia una sorta di ibrido tra abitazioni e camere d'albergo. Si tratta di una formula usata soprattutto negli States, nel nord Europa e in Spagna, che adesso arriva nel nostro Paese con un decreto che dovrebbe entrare in vigore a fine settembre (vedi bozza sotto allegata). Ad annunciarlo Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo, in risposta al Question Time in Commissione Attività Produttive alla Camera che ha chiarito «il governo è ben consapevole delle potenzialità dell'intervento ai fini della riqualificazione degli esercizi alberghieri esistenti e della diversificazione dell'offerta turistica. Proseguiremo, a fronte dell'ampio e complesso lavoro sinora svolto, nel nostro impegno per il più celere completamento della fasi procedurali residue».
Cos'è il condhotel
In sostanza, il proprietario di un albergo vende una camera (con cucina) in modo che l'ospite sia indipendente e autonomo. Chi acquista questo genere di camera potrà utilizzarla esclusivamente per scopi propri, ad esempio per trascorrere le vacanze estive o natalizie, e darla in affitto in "periodi morti", affidando l'incarico al gestore della struttura alberghiera, con cui dividerà il guadagno totale.
I benefici, da un lato riguarderebbero molti turisti particolarmente affezionati a un hotel o a un luogo di vacanza, dall'altro gli albergatori che potrebbero incamerare risorse da investire sullo svecchiamento delle strutture.
Il decreto in arrivo prevede la possibilità di utilizzare fino al 40% dei volumi dell'albergo ristrutturato, per camere, suite o mini appartamenti collocabili come proprietà privata all'interno dall'albergo. I proprietari, a loro volta, potranno godere dei servizi offerti dalla struttura alberghiera.
Decreto Condhotel