E supplenze lunghe ridotte. Le novità per la scuola annunciate dal ministro Fedeli

di Gabriella Lax - C'è anche la ferma intenzione di "estendere l'Erasmus agli ultimi due anni di superiori, in modo tale da far diventare curriculare questa formidabile esperienza formativa", tra le novità sulla scuola annunciate in un'intervista al Sole 24 Ore dal ministro Valeria Fedeli. Ma tra le novità allo studio del dicastero c'è anche la riduzione delle supplenze lunghe, considerata la stabilizzazione di 15.100 insegnanti in organico di diritto. Su mobilità e vincolo triennale, chiuso il capitolo della eccezionalità della mobilità dopo le assunzioni degli ultimi due anni, dal prossimo anno tornerà il vincolo triennale. Un altro impegno assunto dal ministro riguarderà i docenti in cattedra dal primo giorno di scuola.

Novità scuola, docenti e presidi

La finalità proclamata dal ministro è quella di ridare dignità e prestigio alla professione grazie anche al nuovo contratto chiuso entro dicembre. Partirà tra pochi giorni, il bando per 2mila nuovi presidi per far fronte al fenomeno delle reggenze diventato cronico. "Questa mobilità - chiarisce il ministro al quotidiano economico - ha avuto numeri più contenuti e anche sui movimenti "solo per un anno" abbiamo messo regole più stringenti. Le operazioni di immissioni in ruolo stanno procedendo regolarmente. E grazie alla stabilizzazione di 15mila posti in organico di diritto anche le supplenze lunghe si ridurranno".

Sul primo giorno di scuola che si avvicina "Le operazioni di immissioni in ruolo stanno procedendo regolarmente - spiega Fedeli - grazie alla stabilizzazione di 15.100 posti in organico di diritto anche le supplenze lunghe si ridurranno. Negli scorsi anni hanno sempre superato quota 100mila. Siamo convinti che nel 2017/2018 scenderemo sotto questa soglia".

Nel confronto spazio naturalmente anche alle notizie sul nuovo contratto che, a sentire il ministro riguarderà il nuovo maxi-comparto Scuola-Università-Ricerca. Il punto è adesso trovare le risorse aggiuntive necessarie per chiudere la partita entro il 2017. "I criteri, però, vanno negoziati - evidenzia Fedeli - il primo anno di applicazione dei 200 milioni di euro premiali ha mostrato più ombre che luci. Nella trattativa con i sindacati affronteremo pure il tema degli scatti di anzianità. Per i presidi lotterò perché le loro retribuzioni sia uguali a quelle della dirigenza pubblica".

Novità scuola per gli studenti

Era stata la legge 107 a fare un focus preciso su studenti ed apprendimenti. Adesso si passa alla fase dei decreti attuativi con obiettivi rilevanti: diritto allo studio, maggiore attenzione per gli studenti disabili, misure concrete per contrastare l'abbandono scolastico e investimenti nell'edilizia scolastica.

Saranno 1,5 milioni a settembre gli studenti coinvolti nell'alternanza scuola-lavoro. "Dobbiamo ora puntare su progetti seri e di qualità anche perché nel 2018/2019 l'esperienza di formazione 'on the job' sbarcherà agli esami di Maturità precisa Fedeli - entro l'anno promuoveremo gli Stati generali dell'alternanza, e a breve partirà un portale nazionale di supporto alle scuole: ci sarà anche un 'bottoncino rosso' affinché gli studenti possano denunciare eventuali abusi". Questo si aggiunge al debutto, per primaria e secondaria di primo grado, della prova Invalsi in lingua inglese: per la prima volta sarà la scuola a certificare le competenze linguistiche degli studenti, con un sospiro di sollievo per le famiglie che non possono permettersi i costi delle scuole private. L'altra novità, allo studio già da qualche mese, riguarda la possibilità di estendere l'Erasmus agli ultimi due anni delle superiori, affinchè l'esperienza formativa possa diventare.

Sul diploma a quattro anni, Fedeli parla apertamente dell'idea della sperimentazione che riguarderà 100 classi di licei ed istituti tecnici. Fra qualche giorno gli istituti potranno presentare domande e candidature e accogliere le iscrizioni per le classi prime, che partiranno dal 2018/2019. Al termine della sperimentazione, nel 2023, si discuteranno i risultati con i rappresentanti del mondo della scuola e con i decisori politici e "se la valutazione avrà esito positivo - afferma il ministro - si potrà recuperare l'intera riforma dei cicli e, contestualmente, anche portare l'obbligo scolastico fino al termine dei tre cicli, ovvero fino al diciottesimo anno di età".


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