L'idea delle strisce tridimensionali già presente all'estero, ma anche in qualche comune italiano, ha dimostrato di essere molto efficace

di Gabriella Lax - Strisce pedonali in 3d? L'idea non è nuova ma sicuramente ha dimostrato di essere efficace. A dare man forte a dissuasori, dossi artificiali e semafori in molti paesi ecco le strisce tridimensionali.

Cosa sono le strisce pedonali in 3D

Le strisce in 3D, collocate nei pressi di scuole, ospedali o luoghi in cui è previsto comunque l'attraversamento pedonale, generano, soprattutto a distanza, l'effetto ottico di un dosso e, di conseguenza, l'automobilista è indotto a rallentare perché le strisce, da lontano, sembrano blocchi di cemento. Oltretutto hanno il pregio di costare poco. Non servono lavori stradali invasivi per realizzarle, non servono pali o semafori e il decoro visivo del luogo ne guadagna. Le strisce, con motivi e disegni e colori vari, possono integrarsi su qualsiasi tipo di asfalto e, al riguardo, la manodopera è limitata.

Le strisce in 3d in Islanda

L'ultima cittadina a dotarsene è stata Isafjordur, in Islanda, dove è stata adottata una segnaletica tridimensionale per convincere gli automobilisti a sollevare il piede dall'acceleratore in prossimità dei tratti di strada più pericolosi. Lo stesso sistema è usato in India. Nel paese con la più alta percentuale di vittime stradali, Nitin Gadkari, il ministro dei trasporti ha avuto l'idea di realizzare un trompe-l'oeil di strisce pedonali per farle sembrare tridimensionali e sospese sopra il livello stradale agli occhi degli automobilisti. In Usa, Russia e Cina le strisce tridimensionali oggigiorno, poi, non sono più una novità.

Strisce 3d: anche in Italia

Ma anche l'Italia non è nuova a questo sistema. Già adottato a Bologna e Vimercate, presto, considerata l'efficacia ed i bassi costi, potrebbe essere impiegato da altri comuni.


Foto: 123rf.com
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