di Valeria Zeppilli - La legge numero 172/2017 di conversione del decreto fiscale (qui sotto allegata) è in vigore dal 6 dicembre 2017 e con essa, quindi, oltre a diverse novità, tra cui il "dimezzamento" dell'obbligo dell'assicurazione infortuni per gli avvocati e l'addio alla riparazione per lo stalking, anche l'equo compenso per avvocati e professionisti.
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Equo compenso
Il dl fiscale, infatti, ha stabilito la necessaria equità del compenso per i rapporti regolati da convenzioni che hanno ad oggetto lo svolgimento di attività in favore di imprese bancarie e assicurative e di imprese che non rientrano nella categoria delle microimprese o delle piccole o medie imprese. Equità vuol dire proporzionalità alla quantità e alla qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione, tenuto conto dei parametri.
Clausole vessatorie
Tutte le clausole delle convenzioni che determinano un significativo squilibrio contrattuale a carico di avvocati, professionisti o lavoratori autonomi, anche in ragione della non equità del compenso pattuito, devono considerarsi vessatorie.
Ma vi è di più: le clausole che attribuiscono al cliente la facoltà di pretendere prestazioni aggiuntive da eseguire a titolo gratuito sono vessatorie anche se sono state oggetto di trattativa e di approvazione scritta.
Per approfondimenti leggi: "Equo compenso è legge"
Legge numero 172/2017• Foto: 123rf.com