Il prof puo' lavorare meno ore del dovuto senza essere denunciato. Non commette, infatti, reato il rettore di una scuola che, pur avendo istituito una commissione d'inchiesta, non denuncia l'insegnante che lavora meno ore rispetto al dovuto. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che ha annullato la duplice condanna inflitta al rettore del'Universita' di Siena. Piero T., per avere 'omnesso di denunciare all'autorita' giudiziaria i reati di falso in atto pubblico e truffa aggravata commessi da Marco Cosimo M., professore di Istituzioni di Diritto Privato, dei quali aveva avuto notizia nell'esercizio e a causa delle sue funzioni'. In sostanza, il rettore era stato notiziato dagli stessi studenti che il prof. aveva svolto 44 ore di lezione, contro le 52 da lui dichiarate nel registro e le 62 ammesse davanti alla Commissione d'indagine poi istituita. Il rettore, infatti, aveva avviato un procedimento disciplinare nei confronti del docente senza presentare denuncia penale, anche su consiglio del dirigente amministrativo della stessa facolta'. Risultato: il prof., nell'ottobre '99, fini' indagato per i reati di falso in atto pubblico e truffa aggravata, ma nei guai giudiziari fini' anche il rettore, Piero T., nei confronti del quale la Corte d'appello di Firenze, nell'ottobre 2004, confermo' la penale responsabilita' per omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale.
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