di Roberto Paternicò - Dopo l'indagine effettuata dall'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) sulle polizze vita dormienti, viene sostenuto un ulteriore passo avanti verso l'accertamento degli eventuali decessi degli assicurati, non conosciuti dalle Imprese di assicurazioni e dagli inconsapevoli beneficiari della polizze.
Dati incrociati sulle polizze dormienti
In collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, l'Istituto intende attivare un servizio per effettuare una verifica incrociata tra i codici fiscali degli assicurati di polizze potenzialmente dormienti e l'Anagrafe Tributaria, al solo fine di accertare l'avvenuto decesso dell'assicurato e la relativa data. Tale incrocio dovrebbe consentire alle Compagnie di assicurazioni di poter attivare la ricerca dei beneficiari.
Polizze dormienti: elenco codici fiscali alle assicurazioni
Viene richiesto, quindi, alle imprese di assicurazione di fornire l'elenco dei codici fiscali relativi agli assicurati delle polizze incluse nel perimetro dell'indagine (polizze scadute negli anni 2012-2016 e contratti a vita intera o assimilati in vigore al 31 dicembre 2016), nei casi in cui le imprese non abbiamo potuto verificare l'avvenuto decesso dell'assicurato.
Al fine, inoltre, di una più ampia verifica della platea dei beneficiari si chiede, anche, la trasmissione dei codici fiscali degli assicurati i cui contratti sono scaduti nel quinquennio precedente all'indagine (2007-2011), non ancora liquidati e per i quali le Compagnie non hanno certezza della esistenza in vita degli stessi alla scadenza contrattuale.
I dati dei codici fiscali degli assicurati dovranno essere sottoposti ad un controllo formale (non specificato) prima della trasmissione all'IVASS.
Dopo aver ricevuto le suddette informazioni dall'Anagrafe Tributaria, l'IVASS comunicherà a ciascuna impresa i codici fiscali delle persone decedute (data di morte ovvero i codici fiscali non abbinati con i dati dell'Anagrafe Tributaria).
Riusciranno le Imprese di Assicurazione a fornire tali dati? Ci auguriamo di si, in attesa della auspicata modifica legislativa che consenta o obblighi le imprese di assicurazione ad accedere alla istituenda ANPR/Anagrafe Nazionale Popolazione Residente.
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