di Valeria Zeppilli - La redazione di un ricorso per la separazione consensuale dei coniugi è un momento molto delicato nel percorso conclusivo di una relazione di coppia e, sebbene ad alcuni avvocati possa sembrare semplice, in realtà si tratta di un aspetto della professione al quale prestare la massima attenzione e la massima cura.
Da un lato, infatti, occorre concretizzare le volontà dei coniugi e aiutarli a trovare dei punti di incontro, dall'altro canto è indispensabile garantire il rispetto di alcuni capisaldi fissati dal nostro ordinamento, in particolare a tutela della prole e nel rispetto del fondamentale principio della bigenitorialità.
Separazione consensuale: il modello di Brindisi
A tal proposito, un utile aiuto può essere rinvenuto nel fac-simile di ricorso per la separazione consensuale dei coniugi utilizzato presso il Tribunale ordinario di Brindisi e qui sotto allegato.
Del modello, in particolare, si segnala il passaggio in cui viene precisato che "i figli saranno affidati in forma condivisa ad entrambi i genitori, che eserciteranno separatamente (oppure: congiuntamente) la responsabilità genitoriale. Le decisioni di maggior interesse per i figli saranno assunte dai genitori di comune accordo, tenuto conto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni", ma soprattutto i passaggi in cui si afferma che i figli "saranno domiciliati presso entrambi i genitori (se i domicili sono noti riportarli), frequentandoli liberamente secondo le proprie esigenze in accordo con i genitori; ovvero, in assenza di ragioni particolari (distanza tra le abitazioni, attività lavorative, allattamento, ecc,) che rendano inevitabile una frequentazione sbilanciata, secondo qualsiasi modello equilibrato di frequentazione" e che "ciascuno dei genitori fornirà ai figli vitto e alloggio nel tempo in cui avrà i figli presso di sé, coprendo anche ogni spesa legata alla convivenza".
Le linee guida di Brindisi sull'affido condiviso
Del resto, lo stesso Tribunale di Brindisi, non molto tempo fa, ha stilato delle linee guida che di fatto, per un'effettiva estrinsecazione del principio della bigenitorialità e della regola dell'affidamento condiviso, hanno cancellato il concetto di collocamento prevalente dei minori presso un genitore a vantaggio di un coinvolgimento quotidiano sia della madre che del padre nella crescita e nell'educazione dei figli (leggi: "Affido condiviso: addio al collocamento prevalente").
Tali linee guida si riflettono anche in altri passaggi del modello di ricorso per la separazione consensuale, come quelli che si occupano dell'assegno perequativo mensile corrisposto eventualmente da un genitore all'altro e dell'assegnazione della casa familiare.
Leggi anche: "Gli accordi di separazione consensuale"
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