di Gabriella Lax - Tutto pronto, tra qualche giorno si partirà con i saldi. A fare da apripista ieri la Basilicata e, a seguire, la Valle d'Aosta. Poi dal 5 gennaio tutte le altre regioni.
Saranno 15,6 milioni di famiglie ad aderire, con un movimento di 5,2 miliardi di euro, per un budget di spesa di circa 143 euro a persona.
Saldi, via allo shopping ma occhio alle truffe
Messa da parte la frenesia degli acquisti, è bene godersi lo shopping ma facendo attenzione alle truffe di commercianti poco onesti.
In generale, il consiglio è fare un giro per i negozi nei giorni che precedono i saldi e segnare il prezzo dei prodotti che interessano per verificare poi tutto all'arrivo dei saldi. I negozi nelle vetrine dovranno esporre il prezzo precedente ed il cartellino col prezzo del prodotto in saldo. Infine, sempre preferibile, servirsi di negozi di fiducia e diffidare di sconti superiori al 50%.
Saldi, i consigli per gli acquisti di Confcommercio
Ci pensa Confcommercio a ricordare le regole per evitare di incappare in "fregature":
- In primis i cambi: conservate sempre lo scontrino.
La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è affidata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). Nel caso di specie scatta l'obbligo per il negoziante di riparare o sostituire il capo. Qualora ciò non fosse possibile il cliente avrà la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.
Chi compra ha due mesi di tempo (e non sette giorni) dalla scoperta del difetto per denunciare il vizio.
- Per la prova dei capi: non c'è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Circa i pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Possono tuttavia essere in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Come evidenziato sull'indicazione del prezzo c'è obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
In caso di fregature, ad ogni modo, è possibile rivolgersi ai vigili urbani del posto o denunciare i fatti alle associazioni a difesa dei consumatori.
• Foto: 123rf.com