di Lucia Izzo - Dopo due anni di stop, tornano ad aumentare gli importi delle pensioni e delle prestazioni assistenziali. Merito dell'indice di rivalutazione (provvisorio) per il 2018 adeguato all'inflazione, che reca segno positivo ed è determinato, dal 1° gennaio, in misura pari a +1,1%.
Leggi anche: Pensioni e invalidità: tutti gli aumenti del 2018
Aumento pensioni 2018
L'incremento pieno dell'1,1%, tuttavia, verrà riconosciuto unicamente laddove i trattamenti pensionistici siano complessivamente pari o inferiori a tre volte il trattamento minimo INPS, altrimenti si ridurrà gradualmente: ad esempio, nella misura del 95% per le pensioni di importo superiore e sino a quattro volte il trattamento minimo, del 75% per quelle di importo superiore e sino a cinque volte il minimo, del 50% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il minimo e al 45% per i trattamenti superiori a 6 volte il trattamento minimo.
Pertanto, al crescere dell'importo della pensione, l'aumento sarà proporzionalmente minore in quanto il meccanismo di perequazione tende a favorire gli assegni di valore più basso riconoscendoli l'adeguamento percentuale pieno.
Ad esempio, le pensioni di importo fino a 1.000 euro aumenteranno di 11 euro al mese, quelle di importo fino a 1.600 euro lordi di 16,72 euro al mese e quelle di importo fino a 2.100 euro di 17,33 euro al mese: rispettivamente, su base annua tredicesima inclusa, gli aumenti saranno di circa 72, 217 e 225 euro.
Pensioni: trattamento minimo 2018
Dal 1° gennaio 2018, pertanto, i trattamenti minimi delle pensioni dei lavoratori dipendenti e autonomi, saranno fissati in 507,42 euro (in luogo dei precedenti 501,89) e 289,24 euro (in luogo dei precedenti 286,09) per gli assegni vitalizi (rispettivamente 6.596,46 e 3.760,12 euro annui)
Pensione e assegno sociale 2018
L'indice di rivalutazione, come determinato provvisoriamente per l'anno 2018, avrà conseguenze anche alle prestazioni a carattere assistenziale.
La pensione sociale passerà a 373,33 euro mensili (in luogo dei precedenti 369,26), mentre l'assegno sociale a 453,00 euro mensili (invece dei precedenti 448,07).
Rispettivamente, invece, i limiti reddituali personali massimi saranno, nel primo caso, 4.853,29 euro mensili e nel secondo, 5.889,00 euro mensili. Se, invece, il titolare e/o il coniuge possiedono redditi, l'importo della prestazione viene proporzionalmente ridotto.
Prestazioni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti
Inoltre, risultano aumentati dello 0,8% i limiti di reddito annuo personale per il diritto alle pensioni in favore dei mutilati, invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti.
Il nuovo limite è fissato, per invalidi totali, ciechi civili, sordomuti in un reddito annuo personale di 16.664,36 euro (invece dei precedenti 16.532,10 euro), mentre per invalidi parziali e minori in 4.853,29 euro (invece di 4.800,38 euro). L'importo mensile, invece, sale a 282,55 euro in luogo dei precedenti 279,47 euro.
• Foto: 123rf.com