di Lucia Izzo - L'Agenzia delle Entrate, con provvedimento del direttore datato 28 dicembre 2017, prot. n. 305134 (qui sotto allegato), ha approvato un nuovo modello per la dichiarazione di successione e domanda di volture catastali che andrà a sostituire quello approvato con provvedimento del Direttore dell'Agenzia del 15 giugno 2017 con riferimento alle successioni aperte a decorrere dal 3 ottobre 2006.
Inoltre, nello stesso provvedimento, l'Agenzia ha stabilito lo slittamento di un anno del c.d. periodo "transitorio" entro il quale sarà ancora possibile ancora utilizzare il "modello 4" per presentare la dichiarazione di successione in forma cartacea (per approfondimenti: Successioni: dal 1° gennaio solo online).
Successione telematica: nuovo modello dal 15 marzo
Il nuovo modello sostituirà quello precedentemente approvato con provvedimento del 15 giugno 2017 e dovrà essere utilizzato e trasmesso esclusivamente in via telematica per le dichiarazioni relative a successioni aperte dopo il 2 ottobre 2006, nonché per le dichiarazioni sostitutive di quelle di successione presentate utilizzando il nuovo modello.
Invece, per quanto riguarda le le successioni apertesi prima del 3 ottobre 2006, nonché per le dichiarazioni integrative, sostitutive o modificative di una dichiarazione presentata con le precedenti modalità (d.m. del 10 gennaio 1992) dovrà essere ancora utilizzato il "Modello 4" seguendo le relative modalità di presentazione (forma cartacea).
La versione aggiornata del modello recepisce le nuove disposizioni in materia di agevolazione per l'acquisto della prima casa e di immobili inagibili a causa di eventi sismici recate dal decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123.
Successioni: come compilare il nuovo modello
Come evidenziato dall'Agenzia, nel nuovo modello dovranno essere indicati, tra l'altro, i dati del de cuius e del soggetto che presenta la dichiarazione, nonché i dati relativi agli eredi, ai legatari e altri soggetti; l'attivo ereditario (beni immobili e diritti reali immobiliari) e le passività; le rendite e i crediti; la determinazione dei tributi dovuti in autoliquidazione; i documenti da allegare alla dichiarazione; le dichiarazioni sostitutive di atto notorio, le richieste di agevolazioni e riduzioni; le dichiarazioni utili alla voltura catastale nei casi di discordanza fra il soggetto iscritto in catasto e quello dal quale si fa luogo al trasferimento; la parte dell'attivo ereditario costituita da beni immobili e diritti reali immobiliari iscritti nel sistema tavolare; i dati relativi alle aziende; le azioni, le obbligazioni, gli altri titoli e quote sociali; gli aeromobili, le navi e le imbarcazioni; le donazioni e gli atti a titolo gratuito.
Chi desidererà utilizzare il nuovo modello, e approfittare della spedizione telematica, potrà farlo a partire dal 15 marzo 2018; prima di tale data si dovrà, invece, utilizzabile il modello informatico approvato col provvedimento del 15 giugno 2017.
Con riferimento alle dichiarazioni di successioni telematiche presentate con la nuova versione del modello, a seguito di pagamento dell'imposta di bollo e dei tributi speciali, viene previsto il rilascio di un'attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione di successione.
La predetta attestazione è resa disponibile all'utente che ha trasmesso il modello dichiarativo tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle entrate, successivamente alla verifica del versamento e della regolarità della dichiarazione.
Successioni: doppio binario fino al 31 dicembre 2018
Con il summenzionato provvedimento, inoltre, l'Agenzia ha stabilito uno slittamento del periodo transitorio (dal 23 gennaio al 31 dicembre 2017) ora fissato fino al 31 dicembre 2018 in cui sarà riconosciuta al contribuente la facoltà di presentare la dichiarazione di successione anche utilizzando la precedente modulistica cartacea (Modello 4).
Fino a tale data, pertanto, la procedura telematica per la presentazione della dichiarazione di successione sarà facoltativa e, salvo modifiche, l'obbligatorietà scatterà a partire dal 1° gennaio 2019.
Lo slittamento, spiega l'Agenzia, è stabilito per venire incontro all'esigenza dei contribuenti e degli operatori di adeguarsi alle novità della nuova versione del modello, nonché per consentire un graduale aggiornamento delle procedure dei sistemi informatici interessati.
Agenzia delle Entrate, provv. n. 305134/2017• Foto: 123rf.com