di Gabriella Lax - Il conto base in banca sarà offerto senza spese ai consumatori con Isee (indicatore di situazione economica equivalente) inferiore a 11.600 euro ed ai pensionati con trattamenti non superiori all'importo lordo annuo di 18mila euro. Lo stabilisce un decreto ministeriale sul quale il Consiglio di Stato ha appena dato parere positivo (5/2018, sotto allegato). L'ispirazione è la direttiva europea 2014/92/UE del PE e del Consiglio del 23 luglio 2014 sulla comparabilità delle spese relative al conto di pagamento e sull'accesso al conto di pagamento con caratteristiche di base. In particolare, la direttiva, come si legge nel parere, «ha introdotto il diritto per tutti cittadini europei, nonché per coloro che soggiornano legalmente nell'Unione Europea, di aprire un conto base, prevedendo a tal fine l'eliminazione di qualsiasi discriminazione derivante dalla nazionalità o dal luogo di residenza».
Conto corrente gratuito: come funziona
Il cosiddetto conto di pagamento con caratteristiche di base è uno strumento usato per l'esecuzione di operazioni semplici quali, ad esempio, ricevere un bonifico o effettuare pagamenti, mentre non può essere utilizzato per operazioni di gestione del risparmio.
Il conto dovrà includere un numero predefinito di operazioni annue e prevedere un canone onnicomprensivo, di ammontare "ragionevole" e sarà interamente gratuito (senza neanche il pagamento dei bolli) per le fasce di consumatori socialmente svantaggiate.
Inoltre, il conto dovrà obbligatoriamente includere l'emissione della carta di debito, ossia del bancomat.
Riguardo la trasparenza, le banche (e gli altri prestatori di servizi di pagamento) sono obbligate a fornire ai consumatori il "Documento informativo sulle spese" (relativo anche alle informazioni precontrattuali) e il "Riepilogo delle spese" (contenente comunicazioni periodiche), in aggiunta agli obblighi informativi già stabiliti (come l'estratto conto).
Conto corrente gratuito, il parere del Consiglio di stato
Il decreto di adeguamento riguarda gli aspetti della trasparenza e comparabilità delle spese addebitate ai consumatori per i conti di pagamento, gli obblighi per i prestatori di servizi di pagamento in relazione ai trasferimenti dei conti di pagamento sia all'interno di uno Stato membro sia per l'apertura di un conto transfrontaliero e le condizioni da garantire ai consumatori dell'Unione Europea per lo svolgimento delle operazioni essenziali attraverso l'utilizzazione di un conto di pagamento con caratteristiche di base. In particolare, la direttiva europea ha introdotto il diritto per tutti cittadini europei, nonché per coloro che soggiornano legalmente nell'Unione Europea, di aprire un conto base, prevedendo a tal fine l'eliminazione di qualsiasi discriminazione derivante dalla nazionalità o dal luogo di residenza.
Il decreto legislativo n. 37 del 2017, secondo Palazzo Spada, ha "stabilito-precisando normativamente quanto già definito dalla convenzione stipulata per quanto riguarda l'Italia tra ministero dell'economia, Banca d'Italia e associazioni rappresentative dei prestatori di servizi di pagamento-che il conto di base deve includere un minimo predefinito di operazioni annue con canone 'ragionevole' e 'coerente con finalità di inclusione finanziaria', a cui si possono aggiungere altre operazioni con tariffe separate rispetto al canone annuale".
Inoltre, è attribuito al decreto ministeriale il compito, "tenuto anche conto delle condizioni dei soggetti socialmente svantaggiati" di fissare i criteri per il canone annuo onnicomprensivo e il costo del operazioni aggiuntive "avendo riguardo al livello di reddito nazionale e ai costi mediamente addebitati dai prestatori di servizi di pagamento a livello nazionale". E' compito del decreto, altresì, individuare "le fasce di clientela socialmente svantaggiate e i titolari di trattamenti pensionistici ai quali il conto di base è offerto senza spese" nonché "le condizioni e modalità per l'accesso ai conti di base gratuiti e le loro caratteristiche".
Nel decreto, composto da sei articoli, si dà atto che il conto base venga offerto senza spese ai consumatori con ISEE inferiore a euro 11.600, stabilendo, "in modo coerente, le modalità di accesso e di eventuale perdita del beneficio", nonchè la "gratuità delle spese-per quanto riguarda i consumatori pensionati - limitata - ai trattamenti pensionistici non superiori all'importo lordo annuo di euro 18.000". Per questa categoria è prevista una tipologia di servizi e un numero di operazioni analogo, ma non perfettamente coincidente, con quello indicato per i consumatori non pensionati. Le differenze, "sembrano motivate dalla volontà di favorire le esigenze pratiche di questa categoria di consumatori come nel caso della previsione di un maggior numero di operazioni allo sportello rispetto a quelle previste dall'allegato A, compensato da un minor numero di operazioni tramite ATM".
Il testo risulta, dunque, conclude il Consiglio di Stato, "complessivamente coerente con le prescrizioni normative da attuare". Per cui il parere è favorevole e senza particolari osservazioni da formulare.
Consiglio di Stato, parere n. 5/2018• Foto: 123rf.com