I cittadini che vogliono accedere alla documentazione in banca devono presentarsi con una richiesta di sequestro. Diversamente la consultazione e' off limits. Lo sancisce la Corte di Cassazione che per la prima volta si occupa della questione. In particolare, la Seconda sezione penale, sentenza 42588, rigettando il ricorso di Michele G. il cui diffensore si era visto negare l'accesso ai locali della Cassa di Risparmio per prendere visione di alcuni documenti, ha sottolineato che 'l'accesso alla documentazione' in un istituto bancario 'e' escluso' in quanto la ricerca di documenti o la richiesta di copie sono 'attivita' riservate alle perquisizioni e ai sequestri'. Diverso il discorso per l'accesso ai documenti in possesso della pubblica amministrazioni per i quali, dice ancora piazza Cavour, 'l'accesso dei privati' e' libero 'purche' i richiedenti provino di avere un interesse personale e concreto a prenderne visione'. Nel caso in questione, il difensore di Michele G. aveva ottenuto l'ok dal Tribunale di Firenze, ottobre 2005, di accedere nei locali della Cassa di Risparmio di Firenze per prendere visione di alcuni documenti, ma un mese dopo, lo stesso Tribunale, aveva revocato l'autorizzazione. Contro il divieto si e' opposto in Cassazione Michele G., sostenendo che 'la legge riconosce alla parte la possibilita' di richiedere l'accesso e il rilascio anche di documentazione conservata presso i privati e non solo presso le pubbliche amministrazioni'.
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