di Gabriella Lax - Via libera all'acquisto online di beni fisici e digitali senza costi extra, purché non coperti da copyright, come nel caso di film, calcio o musica. I consumatori potranno fare acquisti online su qualsiasi sito nell'Unione europea, senza essere automaticamente bloccati o reindirizzati verso siti nazionali. Un sondaggio della Commissione sul "mystery shopping" ha valutato che il 63% dei siti web non consente agli acquirenti di acquistare da un altro Paese UE; quanto ai beni materiali si tratta solitamente di elettrodomestici con l'86%, per quanto riguarda i servizi le prenotazioni online di eventi nel tempo libero, come ad esempio i biglietti di eventi sportivi, arrivano ad essere il 40%. In sostanza la domanda di acquisti online transfrontalieri è in aumento, tanto che, negli ultimi 10 anni, è raddoppiata. Da questo contesto le premesse per un intervento da parte della legislazione europea.
Il Parlamento Ue ferma il geoblocking ingiustificato
Grazie all'approvazione di un nuovo regolamento il Parlamento Ue Europeo prende posizione contro il geoblocking "ingiustificato". Secondo la relatrice Roza Thun, come chiarisce la nota del Parlamento, si tratta di un passo che avvicina l'Europa al mercato unico digitale più competitivo e integrato, sia per i consumatori sia per i commercianti, inoltre «rappresenta un'altra pietra miliare nella lotta contro la discriminazione dei consumatori in base alla nazionalità o al luogo di residenza, cosa che non dovrebbe mai accadere nella nostra Europa unita. Abbiamo dimostrato- chiude - che l'Unione europea può produrre risultati concreti per i cittadini di tutta Europa, apportando cambiamenti positivi alla loro vita quotidiana».
Stop agli ostacoli sugli acquisti transfrontalieri online
Il risultato della nuova normativa è che i commercianti dovranno trattare gli acquirenti di altri paesi come quelli locali, garantendo accesso agli stessi prezzi; nel contempo l'utente finale potrà fare acquisti online su qualsiasi sito nell'UE, senza essere automaticamente bloccato o reindirizzato. Dunque i beni fisici potranno essere spediti nel proprio Stato membro, alle stesse condizioni di consegna offerte agli acquirenti locali, o ritirati in un luogo concordato da entrambe le parti, ad esempio in un Paese UE in cui il commerciante già spedisce la propria merce (gli operatori non sono tenuti a consegnare in tutti i Paesi UE),
Gli acquirenti online avranno un accesso transfrontaliero più agevole a prodotti, prenotazioni alberghiere, noleggio auto, festival musicali o biglietti per parchi di divertimento.
Importante infine il divieto di trattare gli acquirenti in maniera diversa in base al luogo di emissione della carta di credito o di debito.
L'accordo sul regolamento dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio. E per l'applicazione, passeranno nove mesi dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE, dunque verso la fine del 2018.
Sblocco del Geoblocking ingiustificato, ecco le eccezioni
La normativa non si estenderà ai contenuti digitali protetti da copyright, come i libri elettronici, la musica o i giochi online. Anche i servizi audiovisivi e di trasporto sono per il momento esclusi dal campo d'applicazione.
I deputati hanno inserito nella normativa una "clausola di revisione", che impone alla Commissione europea di valutare entro due anni se il divieto di geoblocking debba essere esteso a tali contenuti.
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