di Gabriella Lax - Prende sempre più forma l'idea della fatturazione elettronica generalizzata, prevista dal 1° gennaio 2019 per tutti i soggetti Iva.
E' partita la richiesta alla Commissione europea da parte dell'Italia per l'autorizzazione alla deroga degli articoli 218 e 232 della direttiva IVA, in modo da imporre la fatturazione elettronica obbligatoria nei rapporti tra soggetti passivi e nei confronti dei consumatori finali.
Fatturazione elettronica obbligatoria, la proposta dell'Italia
E' stata la stessa Commissione, lo scorso 5 febbraio, a preparare una proposta di decisione da inviare al Consiglio, organo deputato ad autorizzare il nostro Paese ad introdurre una misura speciale di deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto.
Servirà l'approvazione all'unanimità e, dopo l'ok, sarà effettuato il passaggio alla fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i soggetti Iva, a partire dal 1° gennaio 2019 e, già dal 1° luglio 2018, per il settore dei carburanti e appalti pubblici.
Che cosa comporta la proposta di deroga dell'Italia? Come riporta il Sole 24 Ore, partendo dall'articolo 395 della direttiva Iva, il nostro Paese ha invocato l'autorizzazione ad applicare la fatturazione elettronica obbligatoria a tutti i soggetti passivi stabiliti sul territorio nazionale, fatta eccezione per i soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese, e per introdurre le fatture nel Sistema di interscambio (SdI), gestito dall'Agenzia italiana delle Entrate.
La trasmissione delle fatture attraverso SdI darà all'Agenzia delle Entrate un accesso tempestivo e automatizzato alle informazioni che servono ai fini fiscali contenute nelle fatture, con la possibilità per le autorità tributarie di effettuare controlli tempestivi e automatici in merito alla coerenza fra l'Iva dichiarata e l'Iva versata.
La proposta di deroga dovrebbe essere autorizzata dal 1º luglio 2018 al 31 dicembre 2021.
• Foto: 123rf.com