di Redazione - Un bonus da 10mila euro per chi adotta un bambino. È la proposta dei 20 enti autorizzati al nuovo Governo, illustrata nel corso della Conferenza "Adozioni internazionali: un bene per tutti", svoltasi oggi presso la sala 'Caduti di Nassirya' del Senato. Senza un provvedimento di questo tipo, secondo gli enti, si assisterebbe ad una proggresiva paralisi del sistema dell'adozione internazionale, che negli ultimi 6 anni ha registrato un vero e proprio crollo.
Adozioni: crollo negli ultimi 6 anni
Il numero delle adozioni in Italia è passato dalle 3.154 del 2011 alle 1.060 stimate nel 2017. Sono questi i dati presentati dai due portavoce in Senato, Pietro Ardizzi e Antonio Crinò. Considerando le coppie, il numero di adozioni internazionali è sceso, dunque, in 6 anni del 60,4%. A crollare è anche la cifra media del conferimento incarichi, che nel 2011 era pari a 2.816,1 e nel 2017 è scesa a circa 1.000 (-64,5%). Non solo. Sono aumentati anche i tempi medi necessari per concludere un'adozione internazionale, passati dai 2,08 anni del 2011 ai circa 3 del 2017 (+44,2%), con una stima di solo 3.327 coppie attualmente in carico in tutto ai 62 enti autorizzati. In sostanza, cifre di un crollo che non era mai stato neppure sfiorato dal nostro Paese, in genere molto aperto all'adozione, almeno fino a qualche anno fa. Adozioni: Enti, servono misure urgentiDa qui la richiesta al futuro governo, "dopo anni di distrazione e dimenticanza della politica - sottolinea Ardizzi - di un salto di qualità: pari dignità alla genitorialità adottiva, unica forma di genitorialità ancora discriminata, una condizione inaccettabile". Che la situazione "fosse non solo drammatica ma anche indegna di un paese civile - segue a ruota Crinò - famiglie adottive e molti enti autorizzati lo segnalano da tempo". La Cai insediatasi lo scorso giugno - prosegue - "ha potuto verificare molto rapidamente la degenerazione in atto e sta facendo quanto è nelle sue possibilità. Ora sta al prossimo Governo decidere la sorte delle adozioni internazionali in Italia, intervenendo subito e con decisione o lasciandole morire con il conforto di qualche promessa di futuri e risolutivi interventi".Adozioni siano gratuite
Le "adozioni internazionali sono un bene per tutti - aggiunge Ardizzi - ma per superare la grande crisi occorre ridare speranza, fiducia ed aiuto concreto alle coppie e ai bambini, imboccando la strada della gratuità dell'adozione". Imboccare questa strada, peraltro, chiarisce Crinò, potrebbe aiutare il paese praticamente fermo sul fronte della natalità. Senza contare che una famiglia di reddito medio, che adotta, come risulta dai dati dell'Osservatorio nazionale di Federconsumatori, per portare un figlio dai 6 anni in media alla maggiore età, investe - escluse le spese pubbliche - quasi 120mila euro. 119.700 euro.
Perciò, se il bonus adozione divenisse realtà, 1.500 adozioni costerebbero allo Stato 15 milioni di euro, ma porterebbero investimenti da parte delle famiglie adottive, stando ai dati, per ben 179 milioni di euro.
Anche se si arrivasse alla gratuità dell'adozione, i costi medi sostenuti dallo Stato sarebbero notevolmente inferiori agli investimenti delle famiglie adottive. Per cui, si ricava, l'adozione internazionale, sarebbe una scelta capace di far bene anche all'economia italiana.
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