di Gabriella Lax - Sarà obbligatoria dal prossimo primo marzo la comunicazione telematica relativa agli adempimenti di lavoro per avvocati e commercialisti. A stabilirlo è il Ministero del Lavoro con nota n. 32 del 15 febbraio 2018 (sotto allegata), con la quale ha specificato che i professionisti iscritti all'albo degli avvocati o a quello dei dottori commercialisti ed esperti contabili che svolgono, per conto dei datori di lavoro, tutti gli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori dipendenti, dovranno darne comunicazione agli ispettorati del lavoro competenti attraverso una nuova procedura.
Avvocati e commercialisti: i moduli per la comunicazione obbligatoria per adempimenti di lavoro
Come riferisce la nota ministeriale, a questo proposito sono stati preparati dei moduli informatizzati (rinvenibili sul portale dell'Ispettorato nazionale del lavoro, solo ed esclusivamente attraverso il sistema digitale Spid) che serviranno alla formazione di una banca dati con le informazioni relative ai professionisti che intendono operare ai sensi dell'art. 1 della legge professionale n. 12/1979.
Il modello di comunicazione, utilizzabile dai professionisti, è formato da due parti: nella prima parte vanno inseriti i dati inerenti al soggetto autorizzato (dati anagrafici, residenza, iscrizione all'albo, studio); nella seconda gli ambiti provinciali in cui sono situate le imprese che hanno affidato la tenuta del LUL al professionista, il quale è tenuto ad indicare la data iniziale e l'eventuale data finale del relativo incarico.
La comunicazione va fatta prima del compimento di qualsiasi atto gestionale riferibile all'attività delegata e va modificata ogniqualvolta venga ad aggiungersi o venga meno un ambito provinciale dove il professionista opera.
Le comunicazioni inoltre saranno tracciate grazie ad un apposito codice identificativo rinvenibile nella ricevuta di trasmissione.
Nel caso in cui il personale ispettivo verifichi una mancata comunicazione da parte del professionista, lo comunicherà al Consiglio dell'Ordine di appartenenza per consentire l'adozione degli eventuali provvedimenti di competenza.
Ministero Lavoro, nota 15 febbraio 2018• Foto: 123rf.com