di Marina Crisafi - Permessi di soggiorno ad hoc per ricercatori e studenti da ottenere in 30 giorni. È una delle novità di un pacchetto di norme "acchiappa-talenti" che mira a facilitare l'ingresso e il soggiorno di coloro che vogliono studiare o fare ricerca in Italia. Il provvedimento è contenuto in un decreto che, come riporta Ilsole24ore, è stato esaminato in questi giorni dal Consiglio dei Ministri, con l'obiettivo di rendere il nostro Paese più attrattivo per i migliori cervelli nel mondo eliminando gli ostacoli burocratici.
Addio burocrazia e incentivi per i cervelli che vogliono venire in Italia
Il provvedimento esaminato in via preliminare dall'esecutivo l'8 febbraio scorso recepisce la direttiva Ue 2016/801 occupandosi di modificare le condizioni di ingresso e soggiorno (superiori ai 90 giorni) in Europa dei cittadini di Paesi extra comunitari per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, o per partecipare a programmi di scambio e educativi.
Tra le novità previste vi è anzitutto il dimezzamento dei tempi richiesti per l'ingresso dei talenti che potrebbero ottenere, tramite l'università o l'istituto di ricerca che li ospita, un nulla osta immediato per l'ingresso e, nel giro di 30 giorni, il permesso di soggiorno.
Permessi di soggiorno su misura per ricercatori e studenti
Si tratterebbe dunque di un permesso di soggiorno su misura, per ricercatori e studenti extraeuropei che scelgono di studiare o fare ricerca nei nostri centri, università, accademie e Its. Il permesso si potrebbe ottenere in massimo 30 giorni con la possibilità del ricongiungimento dei familiari alle medesime condizioni.
Non solo, il permesso, avente la durata del programma di ricerca o di studi, darebbe anche la possibilità agli studenti o ricercatori stranieri di restare nel nostro Paese, una volta completato il percorso, per cercare un'occupazione o avviare un'impresa in Italia.
• Foto: 123rf.com