Anche l'abbraccio accompagnato dalla 'toccata di parti del corpo' deve considerarsi violenza sessuale. Lo afferma la Corte di Cassazione che impone il giro di vite contro il dilagare degli abusi. La Terza sezione penale, con la sentenza 44392, afferma, infatti, che 'integrano il delitto di violenza sessuale anche gli abbracci accompagnati da toccate di parti del corpo della vittima'. Del 'tutto irrilevante ai fini della consumazione che il soggetto abbia o meno conseguito la soddisfazione erotica', specifica ancora piazza Cavour. L'occasione per applicare la linea dura, alla Suprema Corte, e' stata offerta dal caso di un ufficiale giudiziario donna, Maria Concetta L., che si era recata nell'abitazione di Luigi B.,44enne di Pavia, per eseguire un pignoramento immobiliare. Nel caso in questione, l'uomo, che si era difeso sostenendo di aver 'subito il fascino della minigonna indossata dall'ufficiale giudiziario', e' stato condannato per 'aver commesso atti di libidine mediante toccamenti lascivi sulle parti intime e tentato di denudarla'. Piu' in generale, i supremi giudici hanno chiarito che 'nella nozione di atti sessuali devono includersi i toccamenti, i palpeggiamenti suscettibili di eccitare la concupiscenza sessuale anche in modo non completo e/o di breve durata, essendo del tutto irrilevante ai fini della consumazione che il doggetto abbia o meno conseguito la soddisfazione eritoca'. E ancora 'integrano il delitto di violenza sessuale anche gli abbracci accompagnati da toccate di parti del corpo della vittima'.
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