L'obiettivo finale della riforma è fare in modo che ai ruoli della Pa possano accedere solo i candidati migliori.
PA: concorsone unico
Secondo le idee del ministro si tratterà di una rigorosa selezione «in forma centralizzata o aggregata» obbligatoria per la Pubblica amministrazione centrale, ma con limitati margini di manovra per il resto delle amministrazioni. Nello specifico, se, da un lato, il concorso unico, diverrebbe «pratica obbligatoria» per la Pa centrale, alle amministrazioni più piccole sarebbe consentito il ricorso a selezioni autogestite solo in via residuale, con scelte a procedere che dovranno essere motivate da «condizioni particolari» di urgenza ed eccezionalità.
Come riporta Adnkronos, i concorsi saranno organizzati dal Dipartimento della Funzione pubblica solo dopo aver fatto una ricognizione dei "fabbisogni" delle Pa grazie al lavoro della Commissione Ripam (che opera per l'attuazione del progetto di riqualificazione delle Pa), con l'impiego del personale di Formez Pa.
Pa, i requisiti per partecipare ai concorsi
I requisiti per partecipare ai concorsi pubblici potranno essere elevati (soprattutto per la scelta di alte professionalità riconducibili a posizioni apicali) fino al punto di prevedere il dottorato di ricerca e la conoscenza delle lingue, dimostrata attraverso esami o certificazioni riconosciute a livello internazionale. Con un occhio di riguardo però dato ai giovani poiché da un lato è vero che la selezione deve privilegiare l'esperienza professionale, ma dall'altro è pur vero che questo potrebbe escludere i candidati più giovani.
Lo stesso motivo funge da guida all'individuazione dei "titoli", laddove vengono date indicazioni alle P.A. per «evitare di escludere di fatto categorie di potenziali candidati meritevoli attribuendo un peso eccessivo a titoli che essi non possono avere». Riguardo ai titoli i candidati potranno indicare solo quelli "maggiormente rilevanti", si legge nel testo della direttiva. Importanti e decisive le competenze linguistiche (inglese, in primis) e informatiche che potranno essere oggetto di prove di esame o, in alternativa ad esse, requisiti per l'ammissione. Prevista anche una preselezione in caso di un numero elevato di candidati.
Concorsi statali, arriva il "Portale del reclutamento"
A disposizione delle amministrazioni pubbliche e dei cittadini ci sarà il "Portale del reclutamento", un sistema informativo nazionale, un database capace di gestire i concorsi, le fasi di svolgimento e tutte le informazioni rilevanti relative alle selezioni.
Così verrà tracciata ogni informazione rilevante per permettere la consultazione in un unico sito delle varie selezioni. In esso confluiranno anche le graduatorie finali. I cittadini potranno utilizzarlo nel caso dei concorsi unici per la presentazione delle domande e il pagamento delle tasse di partecipazione.
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