di Gabriella Lax - Con una proposta legislativa l'Europa continua a muoversi verso la web tax ossia la tassazione europea sui guadagni digitali delle grande aziende (in primis, Google, Amazon, Facebook e Apple).
Web tax: 3% sulle attività digitali
La Commissione Europea lancia la proposta di una soluzione temporanea, che risponde alle richieste arrivate da numerosi Stati membri, una tassa del 3% da prelevare sulle principali attività digitali, che oggi sfuggono a qualsiasi tipo di imposizione nell'Ue. Quindi, ad esempio: sui ricavi vendita di spazi pubblicitari (nel caso di Google), sulla cessione di dati (come per Facebook) e attività di intermediazione tra utenti e business (come Uber), applicabile a società con un fatturato globale superiore a 750 milioni di euro ed uno europeo sopra i 50 milioni. Questo contribuirà a far sì che le imprese più piccole siano esonerate dall'imposta.
Si tratterebbe in questo caso di avere introiti per almeno 5 miliardi all'anno. L'obiettivo è inoltre riformare la normativa norme in materia di imposta sulle società, affinchè gli utili siano registrati e tassati nel luogo in cui le imprese hanno un'interazione significativa con gli utenti attraverso i canali digitali.
Web tax, l'introduzione di un'imposta temporanea
Per la Commissione è necessaria l'introduzione di un'imposta temporanea per garantire che le attività attualmente non tassate inizino a generare un gettito immediato per gli Stati membri. Una soluzione che eviterebbe l'adozione di misure unilaterali, da parte degli Stati membri, le quali condurrebbero ad una molteplicità di risposte nazionali, assolutamente dannosa per il mercato unico.
L'imposta indiretta ipotizzata, invece, non sarebbe destinata a tassare gli utili, ma i ricavi generati da determinate attività digitali che non figurano nel sistema fiscale attuale. Una soluzione temporanea che starebbe in piedi fino all'attuazione di una riforma globale integrata da meccanismi che limitino la possibilità della doppia imposizione. L'imposta si applicherà ai ricavi ottenuti dalle attività in cui gli utenti svolgono un ruolo fondamentale nella creazione di valore e che sono i più difficili da quantificare con le norme fiscali attuali.
Le proposte sul tema Web tax saranno presentate al Consiglio per l'adozione e al Parlamento europeo per la consultazione. L'Unione, nel frattempo, contribuirà attivamente al dibattito mondiale sulla tassazione dell'economia digitale nell'ambito del G20 e dell'Ocse, alla ricerca di soluzioni internazionali, possibilmente condivise.
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