di Gabriella Lax - Un'app, una procedura web e un software. Sono questi gli strumenti che l'Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti per predisporre e trasmettere le fatture elettroniche. Tutte le informazioni sono contenute nella circolare n. 8/E del 30 aprile scorso (sotto allegata), dal titolo "Legge 27 dicembre 2017, n. 205 - novità in tema fatturazione e pagamento delle cessioni di carburanti".
Fatturazione elettronica, il software gratuito
Il provvedimento stabilisce le regole tecniche per l'emissione e la ricezione delle fatture elettroniche, obbligatorie dal 1° gennaio 2019 per le operazioni Iva effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio italiano, in base alla Manovra per il 2018. Il provvedimento chiarisce le regole per la trasmissione telematica mensile dei dati delle operazioni transfrontaliere, istituita dalla legge stessa, obbligatoria per le operazioni con soggetti esteri non documentate da fattura elettronica trasmessa attraverso il sistema di interscambio (Sdi), o da bolletta doganale. L'Agenzia ha diffuso inoltre la circolare n. 8, concernente l'anticipazione dell'obbligo al 1° luglio 2018 per le cessioni di carburanti e per la filiera collegata a un appalto pubblico.
In ogni caso si potranno usare software privati, ma conformi alle specifiche tecniche predefinite. Sempre gratuitamente l'Agenzia offrirà la conservazione delle fatture elettroniche, previa adesione a un accordo di servizio. Per la trasmissione e ricezione delle fatture attraverso il sistema di interscambio servirà un indirizzo Pec. Potranno essere utilizzati Internet o sistemi di collegamento reti private, che richiedono però la preventiva registrazione del destinatario con un processo di accreditamento. L'emissione delle fatture sarà comunque consentita anche se il destinatario non è abilitato alla ricezione.
La data di emissione della fattura elettronica è quella riportata nel relativo campo del file, mentre quella di ricezione risulterà dalle informazioni rilasciate dal sistema; per le fatture non recapitate, ma tenute a disposizione dall'Agenzia, la data di ricezione sarà quella in cui il destinatario risulterà avere preso visione del documento elettronico.
Fatturazione elettronica, ambito di applicazione
In premessa l'Agenzia specifica che «l'anticipazione dell'obbligo di fatturazione elettronica al 1° luglio 2018 non riguarda, le cessioni di benzina per motori che fanno parte di gruppi elettrogeni, impianti di riscaldamento, attrezzi vari, utensili da giardinaggio e così via - ed ancora riguardo - alle cessioni relative ad altri tipi di carburante per autotrazione, l'obbligo di fatturazione elettronica decorrerà comunque dal 1° gennaio 2019. Per consentire, tuttavia, la deduzione della spesa, nonché la detraibilità dell'IVA ad essa relativa, detta spesa andrà documentata con le modalità finora in uso (a tal fine possono tornare utili le regole contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 444, seppur abrogato, con decorrenza 1° luglio 2018, dall'articolo 1, comma 926, della legge di bilancio 2018, al pari delle altre norme riferibili alla scheda carburante), ovvero, facoltativamente, anche mediante emissione di fattura elettronica».
Registrazione e conservazione della fatture
Entro il 1° luglio 2018 l'Agenzia delle entrate metterà a punto una serie di servizi per agevolare e rendere poco onerosa la fase di predisposizione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche.
Con particolare riferimento alla conservazione, viene specificamente segnalato che, per chi aderirà ad apposito accordo di servizio (mediante modalità online), tutte le fatture elettroniche emesse o ricevute dall'operatore attraverso il SdI saranno portate in conservazione a norma del D.M. 17 giugno 2014, secondo i termini e le condizioni riportati nell'accordo di servizio, utilizzando il servizio reso gratuitamente disponibile dall'Agenzia delle entrate, in conformità alle disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2013.
Fatturazione elettronica, l'app dedicata
Fiore all'occhiello delle novità è l'app dedicata che, secondo il fisco, darebbe la possibilità a chi emette l'e-fattura di acquisire in modo quasi diretto i dati della controparte che ha acquistato beni e servizi oltre che l'indirizzo telematico. Tutto ciò sarà possibile grazie al codice QR che l'Agenzia metterà a disposizione di tutte le partite Iva in un'area autenticata, con accesso riservato, sul sito Internet. Un'applicazione pensata nell'ottica della semplificazione e sburocratizzazione degli obblighi e riduzione degli oneri da adempimenti.
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Agenzia Entrate circolare 8/E/2018
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