di Gabriella Lax - L'università abbraccia l'anticorruzione e la trasparenza. E lo fa grazie ad un atto di indirizzo del Miur, che la ministra Valeria Fedeli ha inviato ai centosei rettori degli atenei del Paese, compresi quelli privati e telematici e ai presidenti degli enti di ricerca vigilati dal Miur, al Presidente dell'Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). Tra le nuove regole di Anac e Ministero, arriva la stretta sul doppio lavoro dei prof (con il divieto di cumulare incarichi e ruoli), ma anche il niet all'assunzione di familiari fino al quarto grado e indicazioni anche su codici etici e conflitti di interessi.
Università, le nuove regole anticorruzione
Un atto di indirizzo che spazia su tematiche che vanno dalla trasparenza nella gestione delle risorse destinate alla ricerca, ai codici etici, alla figura del responsabile anticorruzione, fino alla prevenzione dei conflitti di interessi nel caso del personale docente o di ricerca che ha incarichi anche all'esterno. Come chiarisce il sito del Miur, il documento arriva a fronte dell'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con apposita delibera lo scorso novembre, che, per la prima volta, con una nuova sezione dedicata all'Università. Proprio grazie a questa nuova sezione, l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha invitato il Miur a raccomandare ad atenei ed enti di ricerca l'adozione di misure per il contrasto alla corruzione ed al conflitto di interessi.
L'atto si compone di tre parti: in primis, c'è una ricognizione degli interventi richiesti da Anac che esigono provvedimenti di tipo regolatorio, di rango legislativo/normativo o amministrativo; la seconda parte riguarda gli interventi richiesti da Anac direttamente alle università; la terza è rivolta agli "Istituti di particolare interesse per il sistema universitario e della ricerca", rispetto alle situazioni di possibile conflitto di interessi che possono presentarsi, cui ha dato il proprio contributo l'Anac come previsto dall'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione.
Atenei, più trasparenza e codici etici
Con l'atto di indirizzo il Miur prosegue sulla linea di rendere sempre più accessibili i fondi per la ricerca superando la frammentarietà del quadro dei finanziamenti e di governance che ci sono al momento. I docenti universitari sono invitati alla costituzione dell'albo 'Reprise' dei valutatori dei progetti di ricerca, incrementando il numero, affinchè sia sempre maggiore il numero di esperti da coinvolgere. Per il reclutamento dei docenti universitari si ricorda la sollecitazione dell'Anac a favorire le procedure concorsuali aperte agli esterni.
Insieme, Miur e Anac, stabiliranno linee guida per orientare e promuovere un nuovo ciclo di codici di comportamento/etici da parte delle Università. Sarà rivista la disciplina che regola le università telematiche per renderla più rispondente alle caratteristiche del settore e per renderla più omogenea rispetto alle università tradizionali. Importante garantire l'indipendenza dalla sfera politico-gestionale.
La terza parte del documento affronta le tematiche legate alla incompatibilità e alle attività esterne dei docenti delle Università, anche in questo caso, per dare un regime di azione omogeneo fra gli atenei che fino ad oggi si sono mossi in modo diverso. Infine il documento tratta di attività di consulenza, esercizio di attività libero-professionali, titolarità della partita IVA, attività negli enti senza scopo di lucro sono fra gli argomenti trattati. Con l'invito finale agli atenei ad adeguare i regolamenti interni recependo le indicazioni contenute nell'Atto di indirizzo.
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