di Gabriella Lax - Sarebbero circa 350mila le carte d'identità elettroniche in circolazione nonostante abbiano un microchip difettoso. Il Poligrafico di Stato, in un comunicato stampa, chiarisce che le tessere saranno sostituite gratuitamente entro 12 mesi a tutti i cittadini che ne faranno richiesta. E' prevista intanto la compilazione di "white list", in modo che sia comunque possibile utilizzare i documenti d'identità. Un errore costo complessivo dell'operazione che costerà 50 milioni di euro.
Carte d'identità elettroniche difettose, cos'è accaduto?
Si tratta di carte d'identità prodotte da ottobre 2017 e febbraio 2018, dal Poligrafico dello Stato e poi inviate ai comuni per circa 350mila cittadini italiani. Gli stessi si sono ritrovati con documenti rinnovati ma inutilizzabili a causa del microchip installato che non era stato testato prima, così, successivamente, i dati sono risultati illeggibili dagli strumenti elettronici, col rischio di essere rifiuti. Nonostante al Poligrafico il difetto fosse stato rilevato i cittadini non erano stati informati. A sollevare un vespaio ci aveva pensato Antonio Decaro, presidente dell'Anci, con una lettera a tutti i comuni in cui denunciava la situazione. Il Poligrafico ha cercato di correre ai ripari, ed ha divulgato un comunicato in cui assicura la sostituzione gratuita delle carte difettose nei prossimi 12 mesi per tutti quelli che ne faranno richiesta e scrive «L'errata memorizzazione di questo dato non inficia la validità del documento come strumento di identificazione fisica e digitale né tantomeno la possibilità di utilizzarla per attraversare le frontiere. Sono state in ogni caso intraprese tutte le azioni per comunicare al livello nazionale ed internazionale i seriali delle CIE con questo disallineamento, come normalmente previsto per queste situazioni, al fine di permettere una corretta identificazione nel caso in cui vengano effettuati controlli più approfonditi sui documenti in questione».
Carte d'identità elettroniche difettose, white list e costi dell'operazione
Contemporaneamente, saranno compilate delle "white list" delle carte difettose, insieme alle amministrazioni di riferimento. In questo modo, le carte d'identità potranno comunque essere usate in Italia e anche all'estero. Elevati i costi dell'operazione, come chiarisce il Messaggero, si potrebbe arrivare a una cifra attorno ai 50 milioni di euro a carico dello Stato, in particolare per il Tesoro, unico azionista e ministero di riferimento.
Carte d'identità elettroniche difettose, il Movimento Difesa del cittadino
Non ci sta il Movimento Difesa del Cittadino che rimprovera al Poligrafico «l'assoluta mancanza di notizie ai cittadini interessati, che nulla avrebbero saputo se il caso non fosse emerso sulla stampa grazie all'Anci», in particolare «l'atteggiamento finalizzato a minimizzare l'accaduto da parte del Poligrafico dello Stato».
Inoltre spiega il Movimento, tramite il presidente Francesco Luongo «Anche se si tratta solo di dati secondari memorizzati in modo errato sul chip come la data di emissione del documento, pagato comunque dai cittadini 16,79 euro, resta comunque difettoso; in assenza di comunicazioni ufficiali da parte dei Comuni coinvolti, le rassicurazioni dell'Istituto circa la gratuità delle sostituzioni entro 12 mesi sono del tutto insufficienti e comunque questa operazione avrà un costo che speriamo non sia ribaltato sui contribuenti - infine - non è chiaro se la difettosità delle carte comporti o meno l'impossibilità di richiedere l'identità digitale presso uno degli Identity provider accreditati presso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) con i suoi tanti servizi».
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• Foto: http://www.cartaidentita.interno.gov.it