"L'Italia riparte se riparte il lavoro, soprattutto quello dei giovani e in particolare di chi è imprenditore di se stesso. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge per innalzare il tetto del regime forfettario agevolato al 15% (il cosiddetto 'regime dei minimi'), previsto per i professionisti e le altre tipologie di partite Iva. Oggi questo limite è 30.000 euro annui: elevarlo fino a 50.000 euro, con una fascia di uscita graduale sino a 55.000 euro, sarebbe un'autentica iniezione di libertà dal peso eccessivo del fisco per centinaia di migliaia di professionisti, prevalentemente giovani. Stiamo parlando di un esercito di 600mila persone, non garantite da contratti o da tutele, free lance e creatori del proprio lavoro" ha scritto la Carfagna sulla sua pagina Facebook.
"L'attuale limite a 30mila euro è un'agevolazione utile, ma -prosegue la Carfagna - finisce per intrappolare molti di loro sotto quella soglia: se guadagni anche solo un euro in più, perdi il beneficio e paghi Irpef e Iva ordinarie. Per questo, innalzare il limite a 50mila per la tassazione al 15% e prevedere poi un phasing-out al 24% per i successivi 5mila euro di fatturato favorirebbe la crescita dimensionale, scoraggerebbe il sommerso e - conclude - semplificherebbe gli adempimenti burocratici-fiscali per una fascia più ampia di lavoratori autonomi".
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