di Gabriella Lax - La proposta europea sulla Pac è un taglio agli aiuti diretti, con un tetto fino a 100mila euro e riduzioni progressive a partire già da 60mila euro, e ancora l'obbligo per i Paesi di utilizzare le risorse risparmiate per indirizzarle alle aziende di taglia più piccola. E poi maggiori poteri e responsabilità agli Stati e il 40% del bilancio dedicato alle azioni.
Riforma Pac, proposti tagli e più poteri agli stati
Queste le novità principali della bozza di riforma della politica agricola comune 2021-2027, presentata dalla Commissione europea. Almeno il 2% della dotazione nazionale degli aiuti diretti andrà destinato ai giovani agricoltori e almeno il 30% dei fondi per lo sviluppo rurale dovrà andare ad azioni per il clima per un risultato atteso del 40% delle risorse Pac. La bozza dovrà poi essere applicata tramite piani strategici nazionali, costruiti dagli Stati sulla base di nove obiettivi economici, sociali e ambientali comuni stabiliti a livello Ue. Bruxelles vuole controllare che vengano raggiunti gli obiettivi prefissati e chiede quindi ai Paesi che gli presi siano quantificabili.
Infine, per la Commissione nel nuovo bilancio Ue per il 2021-2027 saranno disponibili anche 10 miliardi per la ricerca e l'innovazione in agricoltura, circa il triplo della dotazione attuale.