- Tagli ai vitalizi: risparmio di 40 milioni di euro l'anno
- Tagli vitalizi: tetto minimo
- Le reazioni politiche
- Gli ex parlamentari minacciano una class action
Tagli ai vitalizi: risparmio di 40 milioni di euro l'anno
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Il provvedimento stima un risparmio di circa 40 milioni di euro ogni anno andando ad agire su un totale di circa 1.400 vitalizi erogati dalla Camera, di cui 1.338 saranno ricalcolati al ribasso, mentre i rimanenti pur senza subire modifiche non potranno aumentare per via della clausola di sterilizzazione che li congela al 31 ottobre 2018, giorno precedente all'entrata in vigore delle nuove regole.
Infatti, prevede il provvedimento che a decorrere dal 1° novembre 2018, gli importi degli "assegni vitalizi, diretti e di reversibilità, e delle quote di assegno vitalizio dei trattamenti previdenziali pro rata, diretti e di reversibilità, maturati, sulla base della normativa vigente, alla data del 31 dicembre 2011, sono rideterminati secondo le modalità previste dalla presente deliberazione". Inoltre che l'importo di tutti i trattamenti indicati, come "rideterminati ai sensi della presente deliberazione è rivalutato annualmente sulla base dell'indice ISTAT di variazione dei prezzi al consumo (FOI) sino alla data del 31 ottobre 2018".
Tagli vitalizi: tetto minimo
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La delibera, nello specifico, prevede tagli dal 40 al 60% e introduce un tetto minimo applicabile nel caso in cui, "a seguito della rideterminazione operata ai sensi della presente deliberazione, l'ammontare degli assegni vitalizi, diretti e di reversibilità, e delle quote di assegno vitalizio dei trattamenti previdenziali pro rata, diretti e di reversibilità rideterminati, risulti ridotto in misura superiore al 50 per cento rispetto all'importo dell'assegno vitalizio, diretto o di reversibilità, o della quota di assegno vitalizio del trattamento previdenziale pro rata, diretto o di reversibilità, previsto per ciascun deputato dal Regolamento in vigore alla data dell'inizio del mandato parlamentare". In tal caso, infatti, "l'ammontare minimo determinato ai sensi del comma 5 è aumentato della metà".
Le reazioni politiche
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Immediate le polemiche sulla delibera da parte delle opposizioni, che lamentano tra l'altro il fatto che il testo sia portato avanti solo alla Camera e non al Senato, oltre a vari "punti di debolezza". Per la maggioranza, invece, il provvedimento va bene così e "l'abolizione dei vitalizi avverrà in ufficio di Presidenza, dove sono stati introdotti, in una stanza chiusa" ha dichiarato ai microfoni di Radio Capital il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. "Li aboliremo con lo stesso metodo con cui sono stati introdotti, sarà un simbolo per far capire che l'era dei privilegi è finalmente finita" ha aggiunto.
Gli ex parlamentari minacciano una class action
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Dal canto loro, gli ex parlamentari riuniti in associazione hanno inviato ai membri dell'ufficio di presidenza della Camera una diffida stragiudiziale per bloccare la delibera dei tagli, minacciando una class action.
Scarica la delibera sui tagli ai vitalizi parlamentari
• Foto: Presidenza della Repubblica [Attribution], via Wikimedia Commons