di Lucia Izzo - Dal prossimo anno sarà in vigore il nuovo "documento unico di circolazione veicoli e proprietà" per autoveicoli, motoveicoli e rimorchi che, come suggerisce il nome, convoglierà in un solo atto tutti i dati che riguardano la circolazione (libretto di circolazione) e la proprietà (certificato di proprietà).
Le modifiche sono state introdotte dal d.lgs. n. 98/2017 (qui sotto allegato) inerente la "Razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico" ai sensi dell'art. 8, comma 1, lettera d), della legge n. 124/2015 (Legge Madia di Riforma della P.A.).
Alcune disposizioni del decreto sono entrate in vigore un mese dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (avvenuta il 24 giugno 2017), mentre per la parte più corposa il termine era inizialmente fissato al 1° luglio 2018. Ciononostante, l'ultima Legge di Bilancio (n. 205/2017) ha prorogato il termine di entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2019, di quanto stabilito dall'art. 5, commi 1 e 2 del provvedimento.
- Il nuovo "documento unico" di circolazione veicoli e proprietà
- Carta di Circolare e Certificato di Proprietà: quale futuro?
- Documento unico: rilascio e costi
Il nuovo "documento unico" di circolazione veicoli e proprietà
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Con le innovazioni introdotte dal menzionato decreto, l'Italia si andrà ad allineare alle disposizioni sul foglio unico di circolazione che sono state già adottate da diversi Paesi europei. Il foglio unico, infatti, "consentirà di ottimizzare i costi di produzione, archiviazione e controllo a carico dell'amministrazione".
La nuova carta di circolazione sarà redatta secondo il modello europeo, ovvero seguendo le disposizioni contenute nella direttiva n. 1999/37/CE, e costituirà il documento unico contenente sia i dati di circolazione sia quelli relativi alla proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi ricadenti nel regime dei beni mobili registrati (cfr. libro VI, titolo I, capo III, sezione I, del codice civile).
Nel "documento unico", precisa il decreto, saranno annotati i dati tecnici e di intestazione del veicolo, quelli validati dal PRA circa la situazione giuridico-patrimoniale del mezzo e quelli riguardanti la cessazione dei veicolo dalla circolazione conseguente alla demolizione auto o alla sua definita esportazione all'estero.
Sul documento, inoltre, saranno annotati anche eventuali privilegi o ipoteche, così come provvedimenti amministrativi e giudiziari annotati presso il PRA che incidono sulla proprietà e sulla disponibilità del veicolo nonché i provvedimenti di fermo amministrativo.
Carta di Circolare e Certificato di Proprietà: quale futuro?
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Il documento unico, rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), sostituirà e sintetizzerà in un solo documento sia la Carta di Circolazione che il Certificato di Proprietà.
Questi ultimi due documenti, tuttavia, non spariranno del tutto: rimarranno validi i documenti rilasciati prima dell'entrata in vigore del decreto, ovvero fino al 1° gennaio 2019. I veicoli immatricolati a partire dal prossimo anno, invece, avranno un solo "foglio" uguale all'attuale libretto e le generalità dell'intestatario del mezzo ivi riportate avranno valore anche di attestato di proprietà.
I documenti saranno, invece, accorpati nel nuovo foglio in occasione del cambio di proprietario oppure in presenza di situazioni che ne richiedano l'aggiornamento. Nulla, invece, cambierà per microcar e ciclomotori che non sono coinvolti nelle disposizioni inerenti il documento unico.
Documento unico: rilascio e costi
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Dal prossimo anno, per il rilascio del documento unico, l'interessato dovrà presentare apposita istanza alla Motorizzazione oppure utilizzare lo Sportello Telematico dell'automobilista (STA) in sede di prima immatricolazione, reimmatricolazione o aggiornamento conseguente al trasferimento di proprietà del veicolo, tutto corredato dalla necessaria documentazione e avvalendosi di un modello unificato.
Il documento unico, oltre ad avvantaggiare lo Stato arrecando meno oneri amministrativi, avvantaggerà anche il cittadino che affronterà meno burocrazia e costi ricoddi anche nella compravendita dei veicoli. Per i proprietari di auto e moto, infatti, sarà introdotta una tariffa unica che accorpa gli esborsi dovuti a PRA e Motorizzazione. Rimarranno, tuttavia, da pagare le marche da bollo.
Per avere una precisa cognizione dell'entità dei risparmi sarà necessario, tuttavia, attendere la determinazione precisa della tariffa unica che la normativa ha affidato a un decreto interministeriale MIT, MEF e Giustizia, in misura comunque non superiore alla somma dell'importo delle due tariffe previste dalla normativa vigente.
D.lgs. n. 98/2017• Foto: 123rf.com