di Gabriella Lax - L'autocertificazione dei genitori dell'avvenuta vaccinazione dei figli sarà valida per la frequenza a scuola del prossimo anno 2018/19. Nonostante le polemiche, il ministro alla salute Giulia Grillo non intende fare passi indietro. Qualche giorno fa l'associazione nazionale dei presidi ha tuonato contro la circolare dei ministri Grillo e Marco Bussetti (all'istruzione, nds), sostenendo che la circolare non può avere efficacia poiché l'autocertificazione «non è utilizzabile in campo sanitario», il riferimento sarà il decreto legge voluto fortemente dall'ex ministro Lorenzin.
Vaccini, Grillo: «Autocertificazione valida per l'a.s. 2018/2019»
La Grillo parla di una polemica «tardiva e surreale», nonché di «un atto politico contro di me che non c'entro niente, perché l'autocertificazione è un atto deciso dal precedente governo, e utilizzato per tutto il 2017. E' stato solo proseguito anche per il 2018».
Ed aggiunge «Lo useremo anche per il 2018 perché Lorenzin non ha istituito l'Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione - e conclude - ricordiamo che le false certificazioni sono un reato perseguibile».
Sul tema esiste una proposta di legge già depositata, «spingeremo per il metodo della raccomandazione - afferma Grillo - che è quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale stabiliremo delle misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche. Sebbene mi prendano in giro su questo punto, l'idea di un obbligo flessibile a seconda dei territori è l'idea più sensata».
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